Intervistato da Nurse24.it, Luigi Pais dei Mori, componente del Comitato centrale della Fnopi e presidente dell’Opi Belluno, spiega: Dal 6 dicembre saranno gli ordini professionali a sospendere i non vaccinati
. Quindi sulla terza dose: È la naturale prosecuzione di un iter per tutelare noi stessi e gli altri
.
Sanitari no vax saranno sospesi direttamente dagli ordini professionali
Ad oggi, nel momento in cui l’Ordine professionale riceve, dal Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria di competenza, l’accertamento di inadempienza all’obbligo vaccinale, invia all’iscritto inadempiente una presa d’atto della sospensione dall’esercizio professionale se prevede lo svolgere prestazioni oppure mansioni che implicano contatti interpersonali o comportano, in qualsiasi altra forma, il rischio di diffusione del contagio da Sars-CoV-2. E lo inserisce nel suo fascicolo personale. A conclusione, ricevuta un’ulteriore comunicazione dal Dipartimento di prevenzione, provvede alla chiusura della sospensione e lo comunica sempre ed esclusivamente all’iscritto. Ma dal prossimo 6 dicembre la situazione è destinata a mutare, e saranno direttamente gli ordini professionali a sospendere i sanitari no vax.
Nel momento in cui lo Stato chiama, siamo chiamati a rispondere
D’altronde – spiega a Nurse24.it Luigi Pais dei Mori, componente del Comitato centrale della Fnopi nonché presidente dell’Ordine degli infermieri della provincia di Belluno – la legge n. 3 dell’11 gennaio 2018 che ha riformato la materia, nell’articolo 4 dal titolo “Riordino della disciplina degli Ordini delle professioni sanitarie” afferma in modo chiaro che “gli Ordini e le relative Federazioni nazionali sono enti pubblici non economici e agiscono quali organi sussidiari dello Stato al fine di tutelare gli interessi pubblici, garantiti dall’ordinamento, connessi all’esercizio professionale”. E nel momento in cui lo Stato chiama, siamo chiamati a rispondere
.
Pertanto gli Ordini – che hanno svolto un lavoro enorme, lo definirei di “rassicurazione scientifica”
, puntualizza Pais dei Mori – avranno la titolarità dell’atto, ovvero della sospensione, di cui allo stato attuale, appunto, non dispongono. Quindi aggiunge: Come Fnopi consideriamo la terza dose la naturale prosecuzione di un iter per tutelare noi stessi e gli altri
. La Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche, infatti, è da sempre in prima linea affinché i sanitari – gli infermieri in primis – non soltanto siano vaccinati ma siano anche obbligati a farlo, nel totale rispetto del senso di un lavoro, quello del professionista sanitario. Di fatto, non vaccinarsi significa tradire il proprio mandato
. Come appunto accade nel caso, sollevato dalla stessa Fnopi, degli infermieri no vax che continuano a lavorare.
La terza dose è la naturale prosecuzione di un iter per tutelare noi stessi e i più fragili e vulnerabili
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