Un comportamento che offende profondamente la nostra professione, coraggiosamente in prima linea per fronteggiare la pandemia da Covid-19 e rischia di svilire il sacrificio di tanti colleghi impegnati duramente per assistere al meglio la popolazione
. Così l'Ordine delle professioni infermieristiche (Opi) di Roma commenta la vicenda dell'infermiere arrestato per aver rubato mascherine e altro materiale sanitario. L'uomo, colto in flagrante dalla polizia, è accusato del reato di peculato. Non faremo sconti a chi danneggia così la nostra immagine - annuncia l'Opi Roma - oltraggiando la deontologia e l’onestà che ispirano la nostra professione
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Infermiere arrestato per furto, dura condanna dall'Opi di Roma
L’arresto di un infermiere che aveva rubato mascherine, garze, soluzione fisiologica e altri dispositivi di protezione dal pronto soccorso dell’ospedale in zona Ostiense ci riempie di sdegno - scrive in una nota Ausilia Pulimeno, presidente Opi Roma - Non solo per il gesto criminale, ma anche e soprattutto perché compiuto da un operatore sanitario in questo drammatico momento di emergenza
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Il riferimento è alla vicenda che ha visto l'arresto in flagranza di reato di un infermiere in servizio al Pronto soccorso del CTO.
L'uomo, al termine del turno notturno, è stato sorpreso dagli investigatori - già sulle sue tracce - con un notevole quantitativo di materiale sanitario tra cui soluzione fisiologica, garze, mascherine e altri dispositivi di protezione, nonché materiale per la disinfezione, tutto nascosto all'interno della propria auto.
Non lasceremo che episodi come questo offuschino l’immagine pubblica degli infermieri romani. Lo dobbiamo innanzitutto ai tantissimi colleghi impegnati fino allo stremo delle forze in questa emergenza
Gli accertamenti condotti presso il Pronto soccorso hanno consentito di appurare che il materiale sanitario ritrovato in possesso dell'arrestato era rispondente al lotto utilizzato dai vari ambulatori del Pronto soccorso. La successiva perquisizione dell'abitazione dell'arrestato ha permesso poi di sequestrare altro ingente materiale sanitario (dispositivi per prelievi di sangue, provette, forbici, lacci emostatici e altro). Per il 50enne l'accusa è di peculato.
Un comportamento che offende profondamente la nostra professione - continua Pulimeno - coraggiosamente in prima linea per fronteggiare la pandemia da Covid-19 e rischia di svilire il sacrificio di tanti colleghi impegnati duramente per assistere al meglio la popolazione. Perciò, non appena disporremo degli atti necessari, l’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma adotterà tutte le azioni disciplinari del caso - conclude - Non faremo sconti a chi danneggia così la nostra immagine oltraggiando la deontologia e l’onestà che ispirano la nostra professione
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