Infermiera e Covid-19 positiva. Le giornate sono infinite - scriveva Serena - sono al mio quinto tampone positivo e non vedo luce . Ora quelle giornate (ben 50) sono passate e lei è tornata al suo posto, a lavorare in Pronto soccorso. Non so quando tutto questo finirà - scrive - non so cosa ci riserva il futuro, ma so che sono qui, sono viva, sono guarita e sono di nuova pronta ad aiutare gli altri .
Questo virus mi ha cambiata completamente, dentro e fuori
Serena, infermiera, è tornata al lavoro dopo aver contratto e sconfitto il Covid-19
E dopo 50 giorni eccomi qua tornata operativa, tornata al Pronto soccorso, con mille sentimenti nella testa. Il primo è che sono felice , ce l'ho fatta. Il secondo è che ho paura, tanta paura .
Paura di parlare troppo vicina ai colleghi, paura di toccare qualsiasi cosa; mi sento un'infermiera alle prime armi, nel suo primo giorno di lavoro anche se frequento questo posto da circa 15 anni. Spero di sciogliermi piano piano, spero di lasciarmi tutto alle spalle e di prendere il buono che questa disavventura ha lasciato dentro me.
Grande festa ed accoglienza dai miei colleghi che mi hanno aspettata con il solito entusiasmo che distingue tutti noi del Pronto soccorso e Obi del Policlinico Tor Vergata. Ho trovato una realtà completamente diversa da quella che avevo lasciato , l'ospedale divenuto quasi totalmente Covid ha nuovi percorsi, corridoi barrati, transenne, entrate cambiate. Non si entra se prima non ti viene misurata la temperatura e non indossi la mascherina, i corridoi affollati hanno lasciato posto a corridoi e stanze deserte, niente fila al CUP né al centro prelievi.
Non ho vissuto il mio PS per quasi 50 giorni ed ora mi sembra tutto dannatamente diverso . Non è cambiato però, l'entusiasmo dei miei colleghi, infermieri e OSS, che hanno dato e danno sé stessi, d'altronde come abbiamo sempre fatto.
Perché noi c'eravamo anche prima, noi e la nostra professionalità. I turni infiniti li abbiamo sempre fatti, senza caffè né pause, con un impegno totale, di quelli che ti sfiniscono, ma ti rendono orgogliosa di aver terminato il tuo turno, avendo aiutato tante persone che ne avevano bisogno.
Ora finalmente se ne sono accorti e speriamo non lo dimentichino più. Monica, Luna, Gloria, Roberta, Alfonso, Ilaria, Federica, Eleonora, Annamaria, Pietro sono solo alcuni dei nomi di chi si fa in quattro per tutti voi.
Non so quando tutto questo finirà, non so cosa ci riserva il futuro, ma so che sono qui, sono viva, sono guarita e sono di nuova pronta ad aiutare gli altri.
Questo virus mi ha cambiata profondamente dentro e fuori , ma faccio il lavoro più bello del mondo e niente mi porterà più lontano da qui
A tutti i miei colleghi del Ps e OBI: grazie. Siamo forti e vinceremo noi.
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