Convertire crediti Ecm in Cfu? C’è la possibilità per lo studente di Infermieristica di seguire dei corsi di aggiornamento per i professionisti sanitari e convertirli in crediti formativi universitari? Qualche università lo concede, ma dipende dal corso Ecm. E sempre e solo su richiesta dello studente, che nel caso si vedrà accreditare un numero inferiore di crediti rispetto a quelli per i professionisti. Abbiamo cercato di vederci chiaro in questa giungla della formazione che investe pure l’università. E abbiamo condotto una piccola indagine tra le maggiori facoltà italiane. Ecco cosa abbiamo scoperto.
Formazione dei professionisti infermieri, dall’università al post-laurea
L'Educazione continua in medicina (Ecm) rappresenta un obbligo formativo e un'opportunità di crescita professionale successiva alla formazione universitaria per tutti i professionisti sanitari italiani.
L'organismo formativo, volto a sviluppare e monitorare le conoscenze e le abilità individuali degli operatori sanitari, evidenzia e sancisce l'importanza del continuo aggiornamento medico-sanitario al fine di garantire al cittadino un personale sanitario competente e al passo con gli sviluppi moderni della scienza medica.
La struttura, sotto un certo punto di vista, segue il sistema formativo, organizzato in crediti, che con la riforma universitaria del 1999 (D.M 509/99) ha visto l'inserimento dei crediti formativi universitari (Cfu), utilizzati per la misurazione del carico di lavoro e apprendimento degli studenti nelle diverse Facoltà nazionali.
I crediti Ecm, così come quelli Cfu, prevedono l'associazione di un credito formativo a un determinato numero di ore di studio o lavoro didattico e secondo il piano formativo istituito dall'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Age.Na.S.) anche per il triennio 2017-2019 ogni operatore sanitario individuato nelle categorie assegnatarie avrà il dovere di raggiungere i 150 crediti formativi.
Per ciò che riguarda i Cfu, in linea di massima, ciascuno di essi equivale a 25 ore di lavoro didattico-formativo e la quantità media di impegno prevista per ogni anno accademico è fissata in 60 crediti, pari a 1500 ore, previo superamento degli esami.
La relazione tra Ecm e Cfu, dal punto di vista accademico, può apparire pressoché contorta e singolare visti e considerati i diversi binari didattici degli studenti e dei professionisti sanitari già formati, ma, come per il sistema di organizzazione generale dei due sistemi formativi, vi possono essere alcuni punti di incontro.
Le attività didattiche a scelta dello studente di Infermieristica
I piani di studio dei corsi di laurea in Infermieristica e Scienze infermieristiche e ostetriche nelle diverse scuole e facoltà di medicina e chirurgia a livello nazionale presentano una struttura di base comune, che tra le numerose materie di studio prevede seminari di approfondimento, laboratori e attività didattiche a scelta dello studente con frequenza obbligatoria inerenti le scienze infermieristiche, con un carico di Cfu generalmente pari a 6 totali per la laurea triennale e 6 per la magistrale.
Le attività didattiche elettive a scelta dello studente prevedono insegnamenti che hanno come ambizione quella di sviluppare nello studente un atteggiamento multidisciplinare che risponda alle sue personali inclinazioni culturali.
Gli insegnamenti possono essere individuati tra le attività a libera scelta proposte dal corso di laurea e tra i moduli impartiti da altri corsi di laurea della scuola o attività esterne all'ateneo, entro i vincoli della strategia formativa del corso di laurea di Infermieristica imposti dalla commissione didattica di valutazione preposta, che ha l'obbligo di quantizzare e determinare l'apprendimento effettivo dello studente a prescindere dal numero di ore che l'insegnamento richiede.
Convertire Ecm in Cfu per gli studenti di Infermieristica è possibile?
Da un'indagine che abbiamo condotto sulle scuole di medicina e chirurgia di Sassari, Cagliari, Torino, Firenze, Modena e Reggio Emilia, Ferrara, Padova, Università Politecnica delle Marche e La Sapienza di Roma, risulta che nelle Università di Sassari, Cagliari, Modena e Reggio Emilia e Ferrara, gli studenti dei corsi di laurea triennali in Infermieristica abbiano la possibilità di proporre al direttivo competente determinate attività rientranti nell'orbita di quelle di approfondimento a scelta libera, che non rientrano in quelle proposte dal consiglio didattico e che possono essere o meno convalidate a seconda degli obiettivi formativi del corso di laurea.
Di un altro avviso sono i responsabili dei corsi dell'Università Politecnica delle Marche, dell'Università di Padova e La Sapienza di Roma, che non prevedono ulteriori attività rispetto a quelle programmate prima dell'inizio dell'anno accademico.
Convegni e seminari programmati dalle scuole e rientranti nell'orbita delle attività a scelta libera, raramente sono riservate ai soli studenti e prevedono in numerose occasioni la possibilità di accreditamento Ecm per gli operatori sanitari già operativi.
Non sono pochi nemmeno i convegni riservati esclusivamente alle professioni sanitarie, ma che aprono le porte anche agli studenti universitari delle facoltà di medicina, non solo del corso di infermieristica.
In questi casi le università oggetto di studio, qualora ritengano che la partecipazione degli studenti, infermieri e non, sia utile dal punto di vista formativo e rientrante nelle strategie di insegnamento, possono prendere in considerazione la possibilità di convertire le ore di partecipazione alle attività svolte al di fuori delle strutture universitarie in Cfu.
Da una verifica sui principali seminari la cui partecipazione è aperta anche agli studenti, la relazione tra gli Ecm dispensati dai provider e i Cfu del piano di studi di Infermieristica può essere considerata, in certi casi, direttamente proporzionale, in quanto il numero di ore di Ecm erogati ai professionisti e Cfu abbonati agli studenti dalle facoltà in caso di partecipazione cresce, generalmente, di pari passo con le ore di apprendimento in sede di congresso.
È anche vero che le università danno, in linea di massima, maggiore credito alle attività a libera scelta proposte anticipatamente dal corso di laurea a prescindere dalla durata dell'evento calcolata in ore.
Non vi è dunque una possibilità di pura conversione di Ecm in Cfu, in quanto, seppur vi sia una certa relazione, i due sistemi formativi oltre a essere rivolti di base a due categorie differenti di utenti, hanno una metodologia di attribuzione diversa e si basano su calcoli specifici e indipendenti. Diversa è la situazione contraria: ossia convertire crediti Cfu in Ecm.
E il contrario? Ecco come convertire Cfu in Ecm
I crediti formativi universitari conseguiti da chi ha provveduto a seguire una formazione universitaria, frequentando master, corsi di perfezionamento e laurea magistrale, saranno ritenuti validi al fine del raggiungimento dei 150 crediti obbligatori, con la regola 1 CFU = 1 ECM.
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