La sclerosi multipla (SM) è una malattia autoimmune infiammatoria neurodegenerativa demielinizzante, ovvero con lesioni a danno del sistema nervoso centrale. Caratteristica tipica della sclerosi multipla è l’alternarsi di fasi di remissione e di fasi esacerbanti progressivamente invalidanti; inoltre, un numero crescente di studi ha dimostrato come in questa patologia sia coinvolta non solo la sostanza bianca del sistema nervoso centrale, ma anche la sostanza grigia.
Sintomi sclerosi multipla e trattamento di una patologia autoimmune
La sclerosi multipla evolve in maniera che varia da persona a persona; fondamentalmente viene suddivisa in quattro tipi differenti fra loro (remittente recidivante, secondaria progressiva, progressiva ricorrente, primaria progressiva) alla quale si somma la cosiddetta SM benigna, caratterizzata da un andamento tutto particolare.
La Sclerosi Multipla nello specifico
La Sclerosi Multipla è una patologia infiammatoria del sistema nervoso centrale che vede la distruzione e la successiva scomparsa della mielina, il rivestimento lipidico degli assoni che funge da isolante e partecipa al processo di trasmissione degli impulsi nervosi.
Alla demielinizzazione di encefalo e/o midollo spinale si associa la formazione di placche sclerotiche di grandezza variabile che inevitabilmente interferiscono con la trasmissione degli impulsi nervosi. Il danno e la perdita di mielina si verificano in più parti (da qui il termine “multipla”) del sistema nervoso centrale (SNC) e le lesioni possono evolvere da una fase infiammatoria iniziale ad una fase cronica, nella quale assumono caratteristiche morfologiche simili a cicatrici e in base alla loro localizzazione si riscontrano deficit neurologici differenti.
Nella sclerosi multipla, un processo autoimmunitario attiva l’anormale funzionamento dei linfociti T che agiscono contro qualche componente del sistema nervoso centrale e la demielinizzazione che ne consegue, dunque, rallenta o addirittura blocca la trasmissione degli impulsi nervosi determinando la comparsa di paralisi o altri sintomi.
L’andamento cronico e imprevedibile di questa patologia peggiora notevolmente la qualità di vita delle persone colpite, prospettando per esse una disabilità anche grave. La malattia si manifesta generalmente in un’età compresa fra i 15 e i 50 anni; raramente vengono colpiti bambini e anziani e più colpite sono le donne rispetto agli uomini.
Classificazione della Sclerosi Multipla
L’evoluzione nell’arco del tempo della malattia assume caratteristiche proprie da persona a persona, tuttavia è possibile una classificazione della sclerosi multipla:
- SM benigna: solitamente si presenta con uno o due episodi di acuzie che presentano un recupero completo, senza lasciare alcuna disabilità e, dunque, non vi è peggioramento con il passare del tempo. I sintomi più caratterizzanti la SM benigna sono parestesie o disturbi visivi come, ad esempio, la neurite ottica.
- Remittente-Recidivante (SM-RR): è la forma più frequente e si caratterizza per l’alternanza di episodi di acuzie (poussè o ricadute), che insorgono nel giro di poche ore o pochi giorni e che regrediranno del tutto o in parte in tempi variabili da caso a caso, ed episodi di benessere, definiti remissioni.
- Secondaria-Progressiva (SM-SP): può generarsi dalla forma recidivante-remittente ed è caratterizzata da una disabilità che progredisce gradualmente nel tempo e non ha prospettive di regressione.
- Primaria-Progressiva (SM-PP): caratteristica principale è l’assenza di ricadute; i sintomi della malattia si presentano fin dall’inizio e progrediscono lentamente, ma irreversibilmente, nel tempo.
- Progressiva-Ricorrente (SM-PR): i sintomi della malattia, che si presentano fin dall’inizio, sono accompagnati da episodi di acuzie che lasciano scarse possibilità di recupero dopo la loro comparsa.
Sintomi sclerosi multipla
I sintomi della Sclerosi Multipla sono numerosi e compaiono in vari modi, da persona a persona; inoltre, per ogni soggetto colpito da tale patologia, vi sono alcuni sintomi che si ripresentano con maggior frequenza di altri, soprattutto agli esordi della malattia.
Tra i sintomi più ricorrenti, comunque, possiamo individuare:
- sintomi sensitivi: intorpidimenti, formicolii insistenti, perdita di sensibilità al tatto, difficoltà a percepire il caldo o il freddo, calo visivo molto rapido, sdoppiamento della vista, movimenti involontari dell’occhio (nistagmo) ecc.;
- sintomi motori: compromissione della coordinazione motoria (atassia), tremori, disartria, spasticità, ipostenia, paralisi;
- a questi, si aggiungono alterazioni del tono dell’umore (solitamente di tipo depressivo), disfunzioni sessuali, ritenzione o incontinenza urinaria o fecale, senso di profonda fatica, ecc.
La ricerca delle cause e dei meccanismi che scatenano la SM è tuttora in corso; ad oggi è emerso che sarebbe l’insieme di più fattori ad innescare il meccanismo autoimmunitario alla base dell’insorgenza dei sintomi, tra i quali:
- ambiente ed etnia (clima temperato, origine caucasica, esposizione ad agenti tossici, carenza di vitamina D);
- esposizione ad agenti infettivi come virus e batteri nei primi anni di vita;
- predisposizione genetica (ciò non significa che sia ereditaria).
Anche a causa della multifattorialità dell’eziologia oggi non è disponibile un singolo esame diagnostico che confermi in modo certo e indiscutibile la diagnosi di sclerosi multipla.
La diagnosi viene formulata dal medico sulla base di tre elementi:
- sintomi riferiti dal paziente;
- esame neurologico;
- analisi strumentali (ad es. risonanza magnetica) e biologiche (ad es. liquido cerebrospinale, analisi ematochimiche).
La sclerosi multipla è una patologia spesso altamente invalidante per la quale non esiste una cura o un trattamento specifico; l’obiettivo terapeutico consiste nel prevenire gli episodi di ricaduta e le complicanze, mantenendo il più alto possibile il livello di autonomia e/o funzionalità del paziente.
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