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Wound Care

Che cos’è la terapia topica negativa e perché è importante

di Redazione

La Vacuum Assisted Closure Therapy, conosciuta meglio come VAC Therapy (Terapia Topica Negativa), fu introdotta sul mercato europeo ne 1994 e in America nel 1995, cambiando dal profondo il modo di curare alcuni tipi di ferite. Il mondo scientifico negli ultimi 20 anni ha confermato con numerosi studi specifici la sua validità.

La pressione topica negativa garantisce la guarigione di moltissime ferite

vac-therapy

Vac therapy

Ad oggi la VAC Therapy è stata prescritta per il trattamento di oltre 8 milioni di lesioni a livello mondiale. Si tratta di una terapia delle ferite a pressione negativa topica (Npwt) che ha ridato la speranza a molti pazienti con ferite profonde/estese piuttosto complesse e difficili da “riparare”. Essa è ampiamente utilizzata da personale Infermieristico specializzato in Wound Care.

Le ferite, acute o croniche che siano, spesso rappresentano un momento invalidante per la vita e la salute della persona. Là dove non sono ben gestite (per essere più chiari: mal curate) spesso si assiste ad inutili sofferenze e perché no a spese folli per risultati miseri. L’intelligenza e la conoscenza dell’esperto Infermiere fa la differenza e sono sempre più i pazienti in Italia e nel mondo che guariscono da condizioni di salute spesso al limite, con il ripristino di gran parte delle funzioni tissutali.

La VAC Therapy è un sistema integrato che, se ben utilizzata, favorisce la guarigione delle ferite attraverso un sistema complesso di suzione.

Utilizzo

Con un buon addestramento (corso specifico di almeno 8/12 ore organizzato e tenuto da personale specializzato) e le conoscenza dei processi riparativi, la terpia vac è semplice da utilizzare.

    1. la macchina viene appositamente settata;
    2. è collegata attraverso i dispositivi sterili direttamente al letto della ferita;
    3. viene creata una pressione negativa (detta vuoto) tramite una medicazione unica ed adattata alla ferita.

Dal punto di vista economico riduce di tanto i costi di gestioni per singolo paziente. Dal punto di vista dell’efficacia assistenziale favorisce la qualità della vita dell’assistito.

I meccanismi di azione della VAC Therapy portano alla pronta guarigione e chiusura della ferita.

La VAC Therapy è un sistema non invasivo

Viene utilizzata per ridurre le lesioni acute e croniche che verranno trattate in un secondo momento con medicazioni avanzate dall’Infermiere esperto in Wound Care 

Preparazione del paziente e della ferita

È necessario non dimenticare che stiamo trattando una ferita e che tutto deve avvenire garantendo la sterilità più assoluta e la non contaminazione sporco/pulito. Preparate un campo sterile e posizionate al suo interno tutto il materiale che vi occorrerà per la medicazione: componenti monouso, comprese le medicazioni in schiuma, i tubi e la pellicola (prive di lattice), contenitori per la raccolta dei reflui biologici, soluzione fisiologica per la detersione, garze sterili, forbici sterili e tutto l’occorrente per la sistemazione e il debridement della ferita .

Occorre fare attenzione a:

  1. studiare bene le condizioni della ferita, tenendo conto anche delle condizioni perilesionali e stabilendo quali indicazioni adottare, il livello di pressione da determinare e il tipo di terapia da adottare;
  2. fotografare la ferita e conservare l’immagine in archivio in una cartella specifica contenente il nome del paziente, il giorno della rilevazione e la struttura di ricovero (anche se è in una abitazione privata);
  3. detergere la ferita e i tessuti perilesionali;
  4. proteggere la cute circostante;
  5. posizionare la rete di silicone adattandola alla ferita, possibilmente mediante l’utilizzo di guanti sterili e di forbici sterili;
  6. inserire la spugna (quasi sempre di colore scuro) ed il tubicino di connessione (piuttosto esteso);
  7. sigillare la ferita;
  8. connettere la spugna con la VAC;
  9. rivalutazione tutto prima di azionare la macchina;
  10. monitorare la ferita e soprattutto il dolore;
  11. monitorare il corretto funzionamento della VAC;
  12. cambiare la medicazione ogni 48-72 ore o anche prima se ce n’è bisogno.

Se ogni cosa non è al suo posto (per esempio il tubo connettore non è collegato bene o non è stata creata una buona camera di suzione) la macchina non si avvia e dà un segnale di errore indicando la possibile causa. Il più delle volte il tutto si risolve con piccoli accorgimenti, ma non è raro il caso in cui occorre ripristinare l’intera medicazione. Per questo occorre state attenti a tutto e nei minimi particolari.

Quanto costa?

Acquistarla è proibitivo, ma è possibile per le strutture ospedaliere, per gli Ambulatori Infermieristici e per gli Infermieri Liberi Professionisti affittarla spendendo dagli 80 ai 100 euro al giorno per le ferite di piccole dimensioni, fino a giungere a circa 500 euro al dì per quelle più imponenti. L’attrezzatura si può locare a meno se la si prende in gestione per uno o due anni. Ovviamente nel prezzo sono comprese anche le medicazioni e tutti i presidi medicali necessari, oltre all’assistenza tecnica.

Perché è utile?

  • aiuta ad avvicinare i lembi della ferita;
  • rimuove il materiale infetto;
  • fornisce un ambiente umido e chiuso;
  • incrementa la perfusione locale;
  • attiva il processo riparativo;
  • promuove la formazione del tessuto di granulazione;
  • favorisce la formazione di nuove cellule;
  • si può applicare su molti tipi di ferite: lesioni da decubito, lesioni vascolari, sindromi compartimentali.

Per quali ferite è indicata?

  • ferite croniche;
  • ferite chirurgiche;
  • ferite acute;
  • ustioni a spessore parziale;
  • Innesti cutanei
  • rotazione di lembi;
  • trasposizione di lembi;
  • deiscenze;
  • traumatiche.

Per quali ferite è controindicata?

  • osteomielite non trattata;
  • presenza di tessuto necrotico con di escara (è consigliabile un preventivo debridement chirurgico o autolitico);
  • presenza di organi o vasi sanguigni esposti;
    emostasi difficoltosa della ferita.

Ci sono delle precauzioni particolari da adottare?

Si, in caso di:

  • emorragie e terapie anticoagulanti in atto;
  • ridotta emostasi della lesione;
  • in lesioni addominali con fistole enteriche.
  • in presenza nelle prossimità della ferita di vasi sanguigni e/o organi e/o tendini esposti;
  • in presenza di vasi e organi fragili, irradiati o ricuciti;
  • in presenza di frammenti ossei.

Esistono altri sistemi che utilizzano la stessa filosofia e tecnica assistenziale?

Sul mercato mondiale e italiano in particolare sono comparse di recente due apparecchiature che apparentemente sembrano simili. Ma ce ne sono sicuramente tantissime altre. La caratteristica che le accomuna tutte è sempre la stessa: utilizzano pressione negativa direttamente al letto della ferita.

scopri i vantaggi della convenzione

Commenti (2)

Leonardo Pandolfini

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1 commenti

I formazione

#2

Volevo sapere quanto costa il dispositivo per la terapia vac, grazie.

Eleonora922

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1 commenti

Esofago

#1

Buongiorno, volevo sapere se funziona anche con la perforazione dell esofago.