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Dirigenza infermieristica

Sidmi, a Torino il Congresso nazionale 2022

di Redazione

Leadership infermieristica: valore umano e scienza riferimento per il nostro futuro. È il titolo della 26esima edizione del Congresso nazionale della Società Italiana per la Direzione e il Management delle Professioni Infermieristiche, che si è svolta nel capoluogo piemontese giovedì 20 e venerdì 21ottobre. Una due giorni il cui filo conduttore è stato quello di evidenziare le dinamiche fondamentali atte a comprendere come il valore umano e la scienza nella professione e nelle organizzazioni siano non solo necessari, ma in profonda sinergia l’uno con l’altra. Far crescere e “coltivare” la leadership infermieristica: è l’assunto dal quale è partito il Convegno nazionale Sidmi per poi dare spazio a confronti su temi prioritari.

Infermieri Dirigenti, valore umano e scienza guida per il futuro

Per ottenere la felicità dovremmo accertarci di non restare mai senza un obiettivo importante. Parole di Florence Nightingale, fondatrice dell’assistenza infermieristica moderna, che il 20 e 21 ottobre sono risuonate forti tra le mura dell’aula magna dell’istituto Antonio Rosmini di Torino.

Due giornate durante le quali si è svolto il XXVI Congresso nazionale della Sidmi, un evento organizzato in collaborazione con il Corso di laurea magistrale in Scienze infermieristiche e ostetriche e con il patrocinio di Regione Piemonte, Fnopi, Opi Torino e Opi Roma.

"Leadership infermieristica: valore umano e scienza riferimento per il nostro futuro” è il titolo dell’edizione 2022 – tema dell’edizione 2021, invece, è stato “Le sfide del futuro nel management delle professioni infermieristiche e sanitarie nell’era post-Covid” – che ha inteso rimarcare qualsivoglia dinamica utile a comprendere (e a fare proprio) il senso del valore umano e della scienza nella professione e nelle organizzazioni, basilari ma anche in sinergia l’un l’altra. Viaggiando in parallelo.

Restando nella duplicità, la Sidmi ha evidenziato come far aumentare e “coltivare” la leadership infermieristica a tutti i livelli equivalga ad essere una comunità matura nella quale, ogni singolo professionista, ha l’opportunità di partecipare, avendo piena consapevolezza della propria responsabilità nel processo di miglioramento costante della qualità dei servizi erogati ai cittadini e dell’evoluzione professionale in un’ottica di eccellenza lavorativa a servizio delle persone.

È inutile girarci attorno: la dirigenza ha il dovere di riflettere, discutere ed individuare orientamenti nei quali siano condivisi valori e percorsi tanto con i professionisti quanto con i cittadini. Da parte sua, il leader delle professioni infermieristiche e sanitarie deve porsi l’obiettivo della conoscenza scientifica, della capacità di ricorrere alle innovazioni tecnologiche, dell’abilità di sviluppare e coltivare nuove skills, di proporre e sperimentare innovazioni.

La due giorni di Torino è stata anche un’occasione di confronto su temi prioritari: dalle ricadute occupazionali del Piano nazionale di ripresa e resilienza ai ruoli accessibili/contenibili, dall’attrattività in rapporto alla formazione universitaria delle professioni infermieristiche e alle figure di supporto alla tipologia di contributo allo sviluppo di nuovi approcci che il management delle professioni infermieristiche e sanitarie può (e deve) fornire. Tra i lavori congressuali, la tavola rotonda “La formazione manageriale in ambito sanitario, gli sviluppi della disciplina delle professioni infermieristiche e della ricerca”, moderata da Ferdinando Iacuaniello, Direttore responsabile di Nurse24.it.

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