La gravidanza rientra nelle circostanze speciali dell’Als, per le quali l’arresto cardiaco o il periarresto richiedono un trattamento aggiuntivo e/o diversificato. In questo caso è fondamentale ricordare che i pazienti da trattare sono due: la madre e il feto.
Als in circostanze speciali: La gravidanza
Tra le più frequenti cause di ACR in gravidanza - evenienza comunque rara nei paesi sviluppati, dove la mortalità è circa 1.30.000 – sono elencabili:
- preesistenti malattie cardiache
- tromboembolia polmonare
- eclampsia e gestosi
- emorragie, soprattutto per gravidanza ectopica
- sepsi
- embolizzazione di liquido amniotico.
Peculiarità di questa speciale circostanza di ACR è che i pazienti da trattare sono due, madre e feto, il quale può sopravvivere unicamente tramite l’efficace rianimazione della madre.
Il territorio placentare è infatti il primo che, in situazione di ipoperfusione sistemica, viene escluso dalla circolazione generale.
Il punto cruciale è il prevenire l’ACR riconoscendo precocemente e trattando al meglio le situazioni di periarresto che nella donna gravida, a causa delle peculiari alterazioni fisiologiche proprie della gestazione, possono essere mascherate e difficili da individuare.
Dopo la 20° settimana di gestazione l’utero gravido può comprimere l’aorta e la vena cava inferiore provocando problemi emodinamici, ostacolando sia la gittata cardiaca che il ritorno venoso ed inficiando la riuscita del massaggio cardiaco.
Pertanto durante l’intervento rianimatorio l’utero dovrebbe essere dislocato manualmente verso sinistra e la paziente dovrebbe essere inclinata di almeno 15-30° sul lato sinistro.
Entro i primi 5 minuti di ACR dovrebbe essere praticato il taglio cesareo di emergenza dopo la 20° settimana di gravidanza: l’immediato coinvolgimento di un ginecologo, per questo motivo, è fondamentale.
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