È stato recentemente pubblicato da parte dell’International Liaison Committee on Resuscitation il riepilogo annuale contenente le versioni più concise del consenso finale sulle raccomandazioni scientifiche con i trattamenti per quanto riguarda l’Advanced Life Support.
Rianimazione cardiopolmonare extracorporea (ECPR) per l’arresto cardiaco
Si suggerisce che l’ECPR possa essere considerata una terapia di salvataggio per pazienti selezionati con arresto cardiaco extraospedaliero quando la rianimazione cardiopolmonare convenzionale non riesce a ripristinare la circolazione spontanea in contesti in cui questa può essere implementata (raccomandazione debole, evidenza con scarsa certezza).
Si suggerisce che l’ECPR possa essere considerata una terapia di salvataggio per pazienti selezionati con arresto cardiaco intraospedaliero quando la rianimazione cardiopolmonare convenzionale non riesce a ripristinare la circolazione spontanea in contesti in cui questa può essere implementata (raccomandazione debole, evidenza di certezza molto bassa).
Doppia defibrillazione esterna sequenziale (DSED) per arresto cardiaco con ritmo defibrillabile refrattario
Si suggerisce che una strategia DSED (raccomandazione debole, evidenza con certezza bassa) o una strategia di defibrillazione con variazione del vettore (raccomandazione debole, evidenza con certezza molto bassa) possa essere presa in considerazione per gli adulti con arresto cardiaco che rimangono in fibrillazione ventricolare o in tachicardia ventricolare senza polso dopo ≥3 shock.
Se viene utilizzata una strategia DSED, si suggerisce un approccio simile a quello della sperimentazione disponibile, con un singolo operatore che attiva i defibrillatori in sequenza (dichiarazione di buona pratica).
Somministrazione di calcio durante l’arresto cardiaco
Si sconsiglia la somministrazione di routine di calcio per il trattamento dell’arresto cardiaco extraospedaliero negli adulti (raccomandazione forte, evidenza di certezza moderata).
Si sconsiglia la somministrazione di routine di calcio per il trattamento dell’arresto cardiaco intraospedaliero negli adulti (raccomandazione debole, evidenza con scarsa certezza).
Prognosi di esito neurologico favorevole
Si suggerisce di valutare il punteggio motorio GCS nei primi 4 giorni dopo l’arresto cardiaco per identificare i pazienti con un punteggio > 3, che può indicare una maggiore probabilità di esito favorevole (raccomandazione debole, evidenza di certezza molto bassa).
Imaging per la previsione di un buon risultato neurologico
Si suggerisce di utilizzare l’assenza di restrizione di diffusione sulla MRI tra 72 ore e 7 giorni dopo il ROSC, in combinazione con altri test, per prevedere un buon esito neurologico degli adulti in coma dopo un arresto cardiaco (raccomandazione debole, evidenza di certezza molto bassa).
Si suggerisce di non utilizzare il rapporto sostanza grigia-bianca (GWR), l’anomalia regionale quantitativa e l’Alberta Stroke Program Early CT Score sulla TAC cerebrale per prevedere un buon esito neurologico nei pazienti in coma dopo arresto cardiaco (raccomandazione debole, evidenza di certezza molto bassa).
Si suggerisce di non utilizzare il coefficiente di diffusione apparente sulla risonanza magnetica cerebrale per prevedere un buon esito neurologico nei pazienti in coma dopo arresto cardiaco (raccomandazione debole, evidenza di certezza molto bassa).
Si suggerisce di non utilizzare l’eco gradiente richiamato sulla risonanza magnetica cerebrale per prevedere un buon esito neurologico nei pazienti in coma dopo un arresto cardiaco (raccomandazione debole, evidenza di certezza molto bassa).
Utilizzo di biomarcatori di lesioni cerebrali per la previsione di un buon esito dopo un arresto cardiaco
Si suggerisce di utilizzare un NSE normale (<17 µg/L) entro 72 ore dopo il ROSC, in combinazione con altri test, per predire un esito neurologico favorevole negli adulti in coma dopo un arresto cardiaco (raccomandazione debole, evidenza di certezza molto bassa).
Si suggerisce di non utilizzare i livelli sierici di proteina acida fibrillare gliale, proteina tau sierica o NfL nella pratica clinica per prevedere esiti neurologici favorevoli negli adulti in coma dopo arresto cardiaco (raccomandazione debole, evidenza di certezza molto bassa).
EEG per la previsione di un buon risultato neurologico
Si suggerisce di utilizzare un background EEG continuo o quasi continuo a voltaggio normale senza scariche periodiche o convulsioni entro 72 ore dal ROSC in combinazione con altri indici per prevedere un buon esito nei pazienti in coma dopo arresto cardiaco (raccomandazione debole, evidenza di certezza molto bassa) .
Non ci sono prove sufficienti per raccomandare a favore o contro l’uso di un EEG di fondo a basso voltaggio o discontinuo nei giorni da 0 a 5 dal ROSC per prevedere un buon esito neurologico dopo l’arresto cardiaco (raccomandazione debole, evidenza di certezza molto bassa).
Si suggerisce di non utilizzare pattern EEG favorevoli eterogenei e non definiti dall’ACNS per prevedere un buon esito neurologico dopo l’arresto cardiaco (raccomandazione debole, evidenza di certezza molto bassa).
Si sconsiglia l’uso di altri parametri EEG, inclusi montaggi ridotti o indici EEG, BIS o derivati EEG integrati in ampiezza, per prevedere un buon esito nei pazienti in coma dopo arresto cardiaco (raccomandazione debole, evidenza di certezza molto bassa). Si suggerisce che la terminologia ACNS venga utilizzata per classificare i pattern EEG utilizzati per la prognosi (dichiarazione di buona pratica).
Potenziali somatosensoriali evocati (SSEP) per la previsione di un buon esito neurologico
Si suggerisce di non utilizzare l’ampiezza dell’onda SSEP N20 per prevedere un buon esito neurologico degli adulti in coma dopo un arresto cardiaco (raccomandazione debole, evidenza di certezza molto bassa).
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