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Limiti del monitoraggio cardiotocografico

di Sara Visconti

Le enormi aspettative riposte nel monitoraggio cardiotocografico si sono rivelate molto superiori a quello che realmente essa poteva offrire. Nonostante tale metodica sia considerata il gold standard, presenta dei limiti tutt'altro che irrilevanti emersi dalle evidenze scientifiche. Fra gli altri emerge l'incapacità predittiva per gli eventi acuti.

Cardiotocografia e i suoi limiti emersi in letteratura

Esecuzione di monitoraggio cardiotocografico

Per monitoraggio elettronico fetale (electronic fetal monitoring, EFM) in travaglio di parto si intende il controllo delle condizioni di benessere del feto mediante il ricorso alla registrazione del suo battito cardiaco con uno strumento elettronico, il cardiotocografo

La storia dell’implementazione clinica di questa metodica inizialmente si era correlata ad una diminuzione delle morti fetali durante il travaglio di parto e questo ha generato aspettative elevate e alimentato la speranza di poter dimezzare in poco tempo la mortalità e morbilità perinetale, tanto che fu proposto l’utilizzo della cardiotocografia per identificare tempestivamente i feti a rischio neurologico e ridurre, quindi, del 50% i casi di ritardo mentale severo, erroneamente ritenuti per metà parto-correlati.

Purtroppo però le aspettative enormi riposte in questa metodica si sono rivelate molto superiori a quello che realmente essa poteva offrire.

Va sottolineato che la cardiotocografia è in grado di dare informazioni sul benessere fetale solo nel momento i cui viene effettuata la registrazione e non ha pertanto alcuna capacità predittiva per gli eventi acuti.

Inoltre se è facile distinguere una situazione di perfetta normalità e una invece di patologia grave e prolungata, non è chiaro il significato di modificazioni peggiorative intermedie e soprattutto per quanto tempo un feto sano a termine possa tollerarle.

Ecco quindi che non sono irrilevanti alcuni dei limiti sopracitati di tale metodica e nonostante sia considerata “the standard of care”, non va dimenticata la lunga controversia, durata quasi 30 anni, sulla sua efficacia e validità.

Data l’esistenza di limiti documentati della cardiotocografia di cui bisogna essere a conoscenza per un buon uso di questa tecnologia, se ne citano i principali:

  • Alta incidenza di falsi positivi: Nonostante esista una forte associazione tra alcuni pattern di frequenza cardiaca fetale e lo stato di ipossia/acidosi la loro capacità di individuare neonati con o senza acidosi metabolica è limitata. Per questo motivo questi pattern CTG possono essere considerati degli indicatori dotati di elevata sensibilità, ma con bassa specificità e basso valore predittivo positivo
  • Significative differenze interpretative sia inter sia intra operatore: La soggettività nell’analisi delle caratteristiche cardiotocografiche è un limite non trascurabile. Esiste una notevole differenza nell’interpretazione della CTG sia intra che interossevatore legata all’elevato numero di fattori che influenzano il ritmo cardiaco fetale e anche gli esperti non concordano fra loro sull’interpretazione di uno stesso tracciato
  • Mancanza di un sistema di classificazione univoco
  • Rappresenta un segnale indiretto delle condizioni fetali
  • Differenze nelle tecniche di registrazione
  • Presenza di artefatti tecnici
  • Complessità delle basi fisiopatologiche
  • È principalmente un metodo di screening, spesso usato come metodo diagnostico
  • Aumento degli interventi ostetrici: a seguito dell’uso della cardiotocografia è aumentato il numero di interventi ostetrici non necessari. La CTG in continua mostra associazione con un incremento del 63% di tagli cesarei e un incremento del 15% di parti vaginali operativi ed è noto che l’enorme aumento dei tagli cesarei non si è accompagnato a significativa diminuzione delle paralisi cerebrali.

Alla luce di tutto questo, partendo dalla consapevolezza dei limiti di questa metodica, si rende necessaria una formazione strutturata e costante del personale ostetrico per garantire un uso appropriato di tale tecnologia.

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