La normativa nazionale (nuovi Livelli essenziali di assistenza del 12 gennaio 2017) prevede, per le coppie che desiderano avere un bambino e le donne in stato di gravidanza, l'esenzione dalla compartecipazione al costo (ticket), indipendentemente dal reddito, per alcune prestazioni specialistiche e diagnostiche utili a tutelare la loro salute e quella del nascituro.
Gravidanza, come funziona l’esenzione dal ticket
In caso di prestazioni preconcezionali, per l’accertamento del rischio procreativo, la richiesta di esenzione può essere effettuata dal medico di medicina generale o dallo specialista (genetista o ginecologo), mentre solo da questi ultimi per le prestazioni finalizzate a diagnosticare difetti genetici.
Per il monitoraggio della gravidanza fisiologica l’esenzione può essere attribuita dal medico di medicina generale o dal ginecologo, indicando la settimana di gestazione. Mentre in caso di gravidanza a rischio l’esenzione per esami diagnostici specifici può essere dato solo dal ginecologo.
Chi ha diritto all’esenzione per gravidanza
Hanno diritto all’esenzione per gravidanza:
Cittadini italiani, comunitari e stranieri iscritti al SSN (Servizio sanitario nazionale)
Cittadini comunitari in possesso di TEAM (tessera europea assicurazione malattia)
Cittadini comunitari non in possesso di TEAM e privi dei requisiti per l’iscrizione al SSN
Cittadini stranieri titolari di tessera STP (straniero in soggiorno temporaneo), se l’esenzione è indicata sulla ricetta prescritta dal medico di medicina generale o dallo specialista di struttura pubblica
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