Avrebbero fornito attestati e titoli anche a chi non aveva completato il percorso formativo per diventare Operatore socio sanitario (OSS) agevolando la partecipazione a concorsi pubblici di soggetti non in possesso dei requisiti richiesti. La Guardia di Finanza di Foggia ha eseguito tre ordinanze di custodia cautelare e 36 perquisizioni nell’ambito di un’indagine relativa ad un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di decine di reati di truffa, falsità ideologica e materiale in atti pubblici e contraffazione ed uso di sigilli dell’Unione Europea, della Repubblica Italiana, della Regione Campania ed altri enti pubblici.
Falsi diplomi da OSS, blitz della Finanza nel Foggiano
Oltre 130 finanzieri hanno dato esecuzione in tutta la Provincia di Foggia e nelle province di Napoli, Salerno, Avellino, Pescara e Barletta-Andria-Trani all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Foggia, su proposta del Pubblico Ministero ed alle perquisizioni nei confronti degli indagati e degli istituti di formazione coinvolti nel rilascio dei falsi diplomi ed attestati.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Foggia, scaturiscono da alcune denunce presentate da diversi corsisti, quali parti offese, nei confronti di un Istituto privato di formazione con sede a San Nicandro Garganico e diramazioni in altri territori ove negli anni sarebbero stati organizzati falsi corsi per il conseguimento di diplomi di Operatore Socio Sanitario ed Operatore Socio Sanitario Specializzato, ovvero sarebbe stato garantito il conseguimento dei suddetti titoli a soggetti che non avevano completato il percorso formativo o, comunque, privi dei requisiti richiesti dalla normativa vigente.
Tra gli arresti, quello dell'ex deputato Nicandro Marinacci (ex Fi, Udc e poi Udeur), che - come riporta l'Ansa - è stato portato in carcere nell'ambito delle indagini sulla presunta fabbrica di diplomi falsi. Agli arresti domiciliari sono finiti il figlio dell'ex deputato, Vincenzo, attuale consigliere comunale di San Nicandro Garganico, e Roberto Melchionda.
Sono indagate a piede libero altre 33 persone con le accuse, a vario titolo, di truffa, falso in atti pubblici e contraffazione ed uso di sigilli dell'Ue, della Repubblica Italiana, della Regione Campania. Ad alcuni degli indagati viene anche contestata l'associazione per delinquere.
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