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operatori Socio Sanitari

Costretti a ferie non maturate, la denuncia del sindacato

di Paola Botte

Dipendenti costretti a fruire di ferie non maturate. Accade nella provincia di Brescia, dove in una struttura sanitaria privata, oss e infermieri sono obbligati a consumare quei giorni che per legge non gli spetterebbero ancora.

Brescia, Oss costretti a fruire di ferie non ancora maturate

Il fatto è accaduto nel bresciano, dove S.R., oss in servizio in un istituto privato, dopo essere stata avvisata dall'ente per cui lavora di dovere obbligatoriamente fruire delle ferie non maturate, ha deciso di denunciare la cosa.

A nulla erano valsi infatti i precedenti tentativi della donna di trovare un accordo con la struttura, in cui chiedeva di poter godere delle giornate di ferie in un momento successivo.

Oltretutto, l'operatore socio sanitario, a seguito di importanti problemi di salute e di un intervento, quindi per via della malattia prolungata, dovrà prima smaltire i sedici giorni di ferie vecchie non godute.

La donna che in questo momento si trova in una condizione psico-fisica non idonea a godere pienamente delle ferie, ha chiesto così l'intervento del sindacato di categoria Human Caring Sanità, il quale si è fatto portavoce della battaglia della lavoratrice, ma anche di quei colleghi che non hanno ancora trovato il coraggio di denunciare.

Possiamo dedurre di essere di fronte ad un abuso verso la dipendente e non solo - spiega lo SHC - perché obbligandola a prendere ferie forzate e non maturate nei primi mesi dell'anno, vuol dire farla poi lavorare nei periodi che la struttura ritiene più opportuno.

Infatti, è importante ricordare che se un lavoratore non ha maturato le ferie, il datore di lavoro non è tenuto, per alcun motivo, a obbligarlo a farle e non può decidere arbitrariamente, ma deve accordarsi con il dipendente. Lo stesso può decidere di accumularle e richiederle in un momento successivo.

La vicenda però adesso sembra complicarsi, perché la struttura non si è dimostrata per nulla collaborativa e ha risposto alla dipendente che questi sono gli accordi interni e che dunque dovrà adattarsi. Il sindacato non ci sta e ha deciso di denunciare l'accaduto direttamente al Ministero del lavoro.

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