Nurse24.it

libera professione infermiere

Schiavon: L'equo compenso porterà benefici alla professione

di Redazione

L’equo compenso per gli infermieri? È un provvedimento necessario e lungimirante parola di Mario Schiavon, presidente di Enpapi.

Schiavon: Equo compenso è necessario

mario schiavon

Il presidente di Enpapi Mario Schiavon

Il problema è che nel mercato si immettono spesso giovani infermieri disposti ad accettare compensi da fame pur di cominciare a lavorare. Quindi l’equo compenso che metta dei paletti sotto i quali non si può andare, secondo il presidente di Enpapi Mario Schiavon, è necessario ora più che mai.

All’interno del mercato continuano a sussistere forti contraddizioni che conducono la libera professione infermieristica a operare in condizioni economico-normative non ottimali dice Schiavon. C’è l’aumento del sommerso e dell’esercizio abusivo della professione infermieristica il 49,8% ha dichiarato di averle pagate in toto o in parte in nero, senza fattura. A partire dal dato di indagine Censis la quota di nero è dunque stimata in 1,4 miliardi. Un altro importante dato da evidenziare è che il 30,4% dei cittadini che ha acquistato prestazioni infermieristiche in corso d’anno si è rivolto a infermieri dipendenti di ospedali pubblici – che reputano più bravi ed affidabili perché più esperti – e tale erogazione di prestazioni è avvenuta per una parte consistente in nero. Durante l’ultimo anno 24,2 milioni di italiani ha ricevuto almeno una prestazione infermieristica da persona non infermiere professionista, cioè familiari, conoscenti, badanti e personale di assistenza. Si registra infatti una quota elevata di domanda di prestazioni infermieristiche, in particolare quelle a più bassa qualificazione, come le iniezioni e le medicazioni, che il 62% degli italiani considera come non necessitanti un infermiere professionista.

Esiste così un low cost infermieristico fatto di prestazioni inappropriate, o comunque espletate da personale senza le adeguate qualificazioni

C’è poi il problema della presenza sul mercato degli intermediari, che ragionano in un’ottica di mero profitto. 6,1 milioni di italiani, ovvero, la metà di quelli che si sono rivolti a un infermiere privatamente pagando di tasca propria – dice ancora Schiavon - ha fatto ricorso a intermediari, perché ha avuto difficoltà nel trovare infermieri nel proprio territorio quando ne aveva bisogno. Per gli intermediari esiste dunque uno spazio d’azione enorme che conferisce loro un potere contrattuale decisivo nei confronti dei cittadini e degli infermieri.

Infine, l’abolizione delle tariffe minime professionali - conclude Schiavon -, con la complicità della crisi economica, ha senz’altro agevolato negli ultimi anni la contrattazione dei compensi al ribasso, determinando sensibile diminuzione dei redditi professionali.

Anno Reddito professionale Volume d'affari
2011 € 24.057,43 € 27.161,92
2012 € 22.693,26 € 26.053,30
2013 € 21.764,42 € 24.164,05
2014 € 19.969,66 € 22.030,23
2015 € 19.294,53 € 21.414,71

Quindi, per Schiavon, il disegno di legge dell’equo compenso affronta in via generale una tematica molto importante per tutte le professioni e può sicuramente portare benefici in particolare alla professione infermieristica.

Scopri i master in convenzione

Commento (0)