La svolta nella mia carriera: diventare infermiera libera professionista
"È vero: il cambiamento parte da noi, ma come mai è così difficile?"
È vero: il cambiamento parte da noi, ma come mai è così difficile? Stiamo seguendo il giusto percorso? La nostra vita è quella che vogliamo veramente vivere? Di domande ce ne facciamo tante, fin troppe e alla fine ci perdiamo in un circolo virtuoso senza vedere dei risultati, dei miglioramenti. Stiamo lì giorni, mesi o perfino anni a sognare ad occhi aperti di vivere la vita dei nostri sogni, ma che cosa e chi ci sta bloccando?
La risposta è veramente semplice: siamo noi, noi stessi. Non sono gli amici o i parenti che ci dicono: Tu non ce la farai mai , oppure non hai paura che ti possa succedere questo o quest’altro? Siamo noi che li ascoltiamo e crediamo a quello che dicono, al posto di seguire i nostri pensieri. Quindi mettiamo da parte le scuse e i vari motivi che ci stanno fermando e cominciamo a vivere la nostra vita, quella che abbiamo sempre desiderato.
Sono Ilma Rosa Fernandez, un’infermiera nata a Panama e trasferita in Italia nella primavera del 1991. Sono iscritta all’ordine degli infermieri di Treviso e per un periodo di 27 anni ho lavorato negli ospedali di Conegliano. Il mio percorso di studi lo feci all’Università di Panama nella facoltà di “Scienze infermieristiche” che portai a termine nel 1989, iniziai a lavorare nella sanità pubblica per un anno e mezzo fino a quando non mi è stata offerta l’opportunità di un posto di lavoro all’estero, più precisamente in Italia.
Arrivata in questo nuovo paese, dovetti affrontare le tipiche difficoltà che uno straniero ha quando decide di trasferirsi in uno nuovo Stato. Ma questo non mi fermò, anzi la presi come una sfida. Una sfida per crescere, per imparare una nuova realtà e anche una nuova parte di me stessa.
Non rinunciai al mio sogno di diventare un’infermiera competente, abile e capace di trasmettere agli altri l’amore per questa professione . Perché non si tratta solo di assistere il paziente, è molto più di questo, lo si aiuta ad affrontare momenti più o meno delicati della sua vita, lo si accompagna a ricominciare la sua vita. Ecco, è proprio questo piccolo particolare, che tanto banale non è, che mi ha spinto in tutti questi anni ad essere un’infermiera.
All’inizio non avevo capito bene perché questa professione mi affascinasse così tanto, per esempio anche i miei figli mi chiedevano spesso del perché il pulire e seguire un paziente mi facesse sentire bene e io gli rispondevo: è il mio lavoro . In questa risposta semplice è racchiuso molto altro, che io solo nel tempo mi resi conto.
Questo lavoro, non è solo una fonte di guadagno, è per me la fonte della mia identità dove riesco a sentirmi in armonia con il mondo e me stessa, con me stessa e la mia mente. Per questo per me essere infermiera vuol dire offrire il mio aiuto alle persone affinché possano avere salute, equilibrio e felicità nella loro vita.
Ma negli ultimi anni in cui ho lavorato in ospedale mi resi conto che mi era diventato veramente difficile farlo, allora decisi di distanziarmi un attimo dalla realtà che stavo vivendo per comprendere che cosa non stesse andando. Mi ci volle un po’ di tempo per realizzare che il problema era l’ambiente di lavoro, ogni volta che varcavo la soglia del reparto sentivo un’enorme pesantezza sulle spalle e giorno dopo giorno mi sembrava di non riuscire più nel mio intento, quasi se la mia fonte d’identità si stesse prosciugando.
Nel 2018 ebbi il coraggio di licenziarmi. Questo è stato il punto di svolta, l’inizio del mio cambiamento, della mia crescita, del mio miglioramento
Cominciai la mia carriera d’infermiera libera professionista . Non lasciai il mio amato lavoro, lasciai quell’ambiente che mi stava danneggiando per uno nuovo in cui potevo sentirmi di nuovo “io”.
All’inizio non è stato semplice; mi ci è voluto tempo e tanta dedizione per avviarmi, sapevo che dovevo migliorare in alcuni miei aspetti e ripresi a studiare. Mi iscrissi a corsi di Reiki , Comunicazione e Business, uno di questi fu il percorso MICAP (Master Internazionale in Coaching ad Alte Prestazioni) che intrapresi con la mia famiglia.
Negli anni in cui lavorai in corsia mi resi conto dell’importanza dell’ascolto e della comunicazione (non solo con i pazienti, ma anche con famigliari e colleghi) che diventano estremamente efficaci e fondamentali nel processo di guarigione e del benessere pisco-fisico della persona.
E se questo è necessario per aiutare gli altri è logico che se noi vogliamo guarire dallo stato in cui ci troviamo dobbiamo parlare e ascoltare il nostro io interiore. Così saremo capaci di riconoscere le nostre emozioni, convinzioni, valori, risorse, in pratica saremo più consapevoli di noi stessi.
In questi tre anni di libera professione mi sono concentrata proprio su questo, ho anche sfidato i miei limiti intraprendendo la maratona di New York nel 2019 e il Cammino di Santiago nel 2020. Due esperienze che mi hanno insegnato molto su me stessa e anche arricchito. Proprio durante quest’ultima sfida sono arrivata a comprendere che il cambiamento è proprio come un cammino, il percorso è lungo, pieno di ostacoli e pericoli, ma lo si comincia con un semplice passo e lo si affronta facendone un altro per poi continuare a camminare fino ad arrivare alla fine.
Ilma Fernandez - infermiera libera professionista
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