Lavorare come infermiera e, finito il turno, correre al campo di calcio per l’allenamento e inseguire il sogno di una vita: giocare in massima categoria. È anche grazie ai colleghi infermieri che Sandra, centravanti dell’Unterland Damen, gonfia la rete a suon di gol.
Sandra, infermiera e calciatrice: Grazie ai miei colleghi
Una vita sempre di corsa tra scarpini, parastinchi e divise - da calcio e da infermiera - quella di Sandra Ernandes, 27 anni, bomber dell'Unterland Damen e infermiera responsabile di reparto presso la struttura privata Jesuheim di Cornaiano, in provincia di Bolzano.
Una passione quella per il calcio che la accompagna fin da bambina, quando il papà Maurinho, allenatore, la portava a vedere le sue partite con il sostegno di mamma Immi, che ha sempre assecondato la sua passione.
Durante il corso di laurea in Infermieristica – dice Sandra – ho dovuto interrompere l’attività calcistica, perché tra lezioni, laboratori e tirocinio, mi era impossibile allenarmi con regolarità
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Il calcio femminile in Italia non gode certo della visibilità che ha quello maschile, discorso che vale anche per la questione economica: nel calcio maschile girano somme esorbitanti – sottolinea Sandra – nel femminile non sono nemmeno lontanamente immaginabili. Noi donne giochiamo a calcio solo per passione, ci mettiamo più grinta e più cuore
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La stessa grinta e lo stesso cuore che Sandra mette nell’assistere gli ospiti della struttura nella quale lavora come infermiera: sono per lo più anziani, persone disabili e altre con problemi di salute mentale. Mi capita spesso di parlare con loro di calcio. Chi di loro sa che gioco, si vuole tenere informato sui miei risultati e quelli della mia squadra, mi fa molto piacere che siano un po’ dei miei tifosi
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Dei risultati raggiunti fino ad oggi Sandra può essere certamente soddisfatta: per due anni consecutivi capocannoniere dell'Unterland Damen con 51 reti totali, un settimo posto in serie B e i quarti di finale di Coppa Italia ancora da giocare.
Una soddisfazione possibile anche grazie al suo team di lavoro:
Sono molto grata ai miei colleghi infermieri e alla mia Direzione, perché ho sempre percepito un grandissimo sostegno da parte di tutti loro. Mi sono sempre venuti incontro con la turnistica, permettendomi di non saltare mai un allenamento o una partita
Io, per contraccambiare, ho sempre cercato di aiutare a mia volta i colleghi, rendendomi disponibile con i cambi turno nei giorni in cui ero libera da impegni sportivi
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Quello che si dice un vero gioco di squadra.
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