Come prevenire i disturbi psicosomatici da stress lavoro-correlato? La pratica della Mindfullness (percezione soggettiva di benessere raggiunta mediante la profonda conoscenza dei propri stati mentali) può essere la risposta per l’infermiere, la cui professione richiede serenità psichica, vigilanza, attenzione nei processi di assistenza, capacità di accogliere l’altro e, spesso, sacrificio.
Infermieri e mindfullness: Come prevenire i disturbi psicosomatici
In un contesto lavorativo in cui la frenesia è il ritmo obbligato è facile lasciarsi sopraffare da turni massacranti, dalle tante responsabilità e difficoltà di corsia, dalle richieste dei pazienti e dai vertici aziendali. Si rischia di non riuscire a fermarsi per “vivere il momento” nello stesso istante in cui avviene.
Questo può condurre ad uno stato di stress permanente e, attraverso le malattie psicosomatiche, il corpo inizia ad esprimere i bisogni inespressi: il riposo “obbligato” è alle porte.
La condizione di stress interessa circa il 22% dei lavoratori in Europa ed è stato stimato che una percentuale compresa tra il 50% ed il 60% delle giornate di lavoro perse in un anno è correlato allo stress lavorativo (EU-OSHA 2000).
Come poter ritagliare del tempo per sé stessi? La meditazione è il punto di partenza per iniziare un percorso efficace verso la “consapevolezza del sé” e dei propri bisogni psico-fisici.
La Mindfullness – la pratica del benessere – è uno strumento scientificamente provato e privo di effetti collaterali che può essere applicato in diversi contesti dell’assistenza infermieristica e specificatamente nella prevenzione dei disturbi psicosomatici da stress lavoro-correlato.
Gli studi su infermieri e Mindfullness
Diverse sono le ricerche condotte in ambito infermieristico: lo studio pilota guidato da Mackenzie (2006) ha dimostrato una riduzione dei sintomi da stress e un miglioramento del benessere negli infermieri sottoposti ad un programma di Mindfulness, soprattutto se ad essere applicato è il protocollo MBSR - Mindfullness Based Stress Reduction.
Abercrombie e collaboratori (2007) hanno rilevato un’importante riduzione dell’ansia e del pensiero autocritico e giudicante negli infermieri; il più recente studio condotto da Magtibay (2017) ha focalizzato l’attenzione sullo stress da lavoro-correlato come causa di burn-out negli infermieri, carenze nella cura del paziente e un importante aumento dei costi per le aziende sanitarie americane.
L’équipe di studio ha evidenziato quanto la possibilità di scelta del formato di apprendimento Mindfullness, più adatto al proprio stile di vita, comporti delle riduzioni clinicamente significative di ansia, stress, burn-out e un aumento della resilienza, della felicità e della consapevolezza.
Due tipi di stress: buono e cattivo
Lo stress - termine introdotto in biologia da W.B. Cannon - è una risposta fisiologica a degli stressors (sollecitazioni) interni e/o esterni. Descritto come “stato di tensione emotiva, fisica e mentale”, può avere dei risvolti patologici anche cronici; per questo si è soliti fare una distinzione tra eustress e distress, rispettivamente stress buono e cattivo.
Immaginate una centrale di allarme neurologica che si attiva quando le aspettative non corrispondono alla realtà e si crea una condizione di “allostasi”: un cambiamento fisiologico che permette di adeguarsi alla vita. Fin qui, il campanello di allarme ha lanciato un messaggio positivo al corpo che ha risposto adattandosi (eustress).
Cosa succede quando si è sottoposti continuamente ad un carico di lavoro eccessivo o insoddisfacente? La grande quantità di stress determina un CA – Carico Allostatico – tradotto come l’incapacità di saper fronteggiare alle tante richieste e attese esterne (distress). Molto dipende dai fattori intra ed inter-personali, non tutti rispondiamo allo stress alla stessa maniera.
Accelerare il benessere pensando al qui ed ora
Perché è importante fermarsi al presente? Vivere il momento, stare in silenzio con sé stessi, concentrarsi sul corpo ed il respiro ci permette di capire cosa e come stiamo vivendo.
Bastano 5 minuti al giorno per raggiungere la “consapevolezza del sé” e dei propri bisogni.
In effetti limitarsi a sedere e a stare tranquilli per un po’ di tempo per proprio conto è un atto radicale di amore (Kabat-Zinn, padre della Mindfullness)
Le tecniche di meditazione
Vi sono diverse tecniche di meditazione basate sul presente e sull’attenzione consapevole:
- meditazione seduta;
- esplorazione del corpo;
- meditazione camminata;
- yoga consapevole.
Ognuna di esse non può cambiare la realtà, ma il modo di viverla: la pratica del benessere permette di sviluppare un processo psicologico che può modificare il modo in cui rispondiamo agli stressors.
È un metodo che richiede pazienza, mente da principiante, sospensione di giudizio, fiducia, accettazione e attenzione.
Incontrare sé stessi prima di poter dare
Se ritieni che aiutare gli altri sia la cosa più importante, può valer la pena di considerare che la misura in cui sei in grado di farlo dipende dal tuo proprio equilibrio
(Kabat-Zinn J nel suo libro “Vivere momento per momento”, 2010).
L’attività dell’infermiere richiede serenità psichica, vigilanza, attenzione nei processi di assistenza, capacità di accogliere l’altro e, spesso, sacrificio.
Se pensi anche tu che gli anni volano e quando rientri a casa i tuoi familiari ripetono che “non sei più lo stesso”, probabilmente hai bisogno di prenderti il tuo spazio e di entrare in contatto con una parte di te che, forse, hai abbandonato per troppo tempo.
Il modo più efficace per cominciare è quello d’intraprendere un percorso guidato di Mindfullness: fermarti, respirare lentamente e osservare cosa accade mentre lo stai facendo. Prestare attenzione a ciò che sei, senza giudicarti, cambierà la percezione del tuo presente.
Alessandra Sidoti, Infermiera
Silcar
1 commenti
Sindrome da Burn-out e Mindfullness
#1
L'argomento della Sindrome da Burn-out è trattato in modo chiaro ed esaustivo. Interessante la tecnica di Mindfullness, utile a tutti nella vita quotidiana per poter centrare se stessi "ascoltandosi" e sentirsi bene e, quindi,anche per poter aiutare gli altri, qualsiasi sia la professione svolta.