Diario del pronto soccorso
La morte della quarantacinquenne romana che ha perso la vita nel tragitto da un ospedale ad un altro su un’ambulanza, per quanto sia un evento drammatico e tristissimo, non può giustificare l'ennesimo processo al Pronto soccorso, "l'ultimo baluardo del sistema sanitario nazionale che accoglie razze diverse, età diverse, stati sociali diversi, h24 per 365 giorni all’anno".
#iononabbandono: Un hashtag per difendere il Pronto soccorso
Massimo Gramellini, in una rubrica sul Corriere della Sera, denuncia un nuovo fatto di cronaca nera in Pronto soccorso.
La Procura ha aperto un fascicolo contro ignoti. Eppure è tutto fin troppo noto. È noto che i tagli allo Stato sociale hanno ridotto di un terzo il numero delle ambulanze. È noto che i Pronto soccorso dovrebbero piuttosto chiamarsi "lento abbandono": bolge dove scarseggia tutto — i posti letto, i medici, l’educazione — e un personale ridotto all’osso è costretto a mettere a repentaglio anche la propria salute in turni infiniti e non coperti dall’assicurazione. Ed è noto che, se non sei noto almeno a qualcuno, in quei luoghi di sofferenza non sei nessuno. Il cittadino invisibile di uno Stato più invisibile ancora
.
Ne ha per tutti Gramellini, che in poche righe riesce ad essere pungente quanto basta per attaccare il personale, la politica e lo Stato.
Come sempre si è bravi e si è eroi se le cose vanno bene, ma se qualcosa va storto meglio sparare contro ignoti che tacere.
Questa volta a difenderci è la presidente della Società Italiana di medicina emergenza-urgenza (Simeu) - Maria Pia Ruggieri - che scrive:
Il Pronto soccorso è un bene che dovremmo trattare meglio un po’ tutti, perché è l’ultimo baluardo del sistema sanitario nazionale che accoglie razze diverse, età diverse, stati sociali diversi, h24 per 365 giorni all’anno. Nei Pronto soccorso nessuno viene abbandonato
È da queste parole che nasce l'hashtag #iononabbandono, una campagna di promozione in difesa del Pronto soccorso.
Noi di Nurse24 non possiamo che condividere le parole della presidente Simeu e ci uniamo alla campagna aggiungendo #iononabbandono, #tunonabbandonarci.
#tunonabbandonarci, perché il Pronto soccorso ha bisogno di essere ascoltato, compreso, aiutato. Non può essere abbandonato a sé stesso. Il Pronto soccorso non può essere sempre sotto processo e non deve continuare ad essere il nemico per il territorio, per l'ospedale, per l'organizzazione, per la politica. Non può continuare ad essere il bersaglio di tutti.
#tunonabbandonarci: prima di recarti in Ps pensa bene a quello che fai, ricorda che “Pronto soccorso” significa “urgenza”. Ogni volta che ci vai per un raffreddore, per un malanno di un mese, di due settimane, ogni volta che "vado a fare un controllo così mi sbrigo prima" ogni volta che aggredisci il personale interrompendolo nel suo servizio, ricorda: tu stai contribuendo all'errore e alla possibile morte di qualcuno.
Perché se c’è qualcosa che manca, nel tentativo di analisi di Gramellini, è una grande verità: quella che dice che siamo tutti colpevoli della morte di quella signora.
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