L’Opi di Teramo, tramite il presidente Cristian Pediconi, ha presentato una denuncia-querela nei confronti del dottor Roberto Petrella, ex medico della Asl di Teramo. L’azione si è resa necessaria - spiega l'Ordine degli infermieri in una nota - alla luce di un video realizzato e divulgato lo scorso 7 ottobre tramite i canali social dal Petrella sulla questione Covid-19 e in particolare sull’impiego dei tamponi effettuati per rilevare la malattia. Nel video, diffuso su Facebook, il dottor Petrella non risparmia critiche e attacchi agli infermieri. Parole dure che per l’Opi sono risultate lesive della dignità della professione al punto da configurarsi, a parere dell’Ordine, il reato di diffamazione.
Infermieri diffamati: l’Opi Teramo querela il dottor Roberto Petrella
Parole e illazioni inaccettabili quelle del dotor Petrella, che ledono la professionalità degli infermieri e che ha portato l'Ordine degli infermieri di Teramo a sporgere querela. In alcuni passaggi del filmato in oggetto - scrive l'Opi in una nota - il Petrella parla di come verrebbero eseguiti i tamponi e dell’incapacità degli infermieri di condurre questo tipo di esame. Per il medico, gli infermieri non hanno le competenze, le conoscenze e le capacità per eseguire i tamponi ed anzi con la loro condotta metterebbero a rischio la salute e l’integrità fisica dei pazienti.
Tra i passaggi ritenuti più lesivi della professionalità della categoria contenuti nel video: Da parte degli operatori sanitari non è risultato essere rispettato un certo iter nell’esecuzione delle procedure… poiché il tampone viene fatto da una infermiera o chi per essa che senza un'anamnesi e senza visita specialistica non è in grado di rilevare patologie in atto
. E ancora: L’infermiera spinge il tampone fino all’ugola e alla faringe (…) creando gravissimi danni soprattutto nei bambini
.
Il dottor Petrella - continua la nota Opi - si è spinto oltre, fino ad annunciare una denuncia verso gli infermieri che non potrebbero – a suo dire – effettuare il prelievo poiché non sono medici. Petrella però non dice o ignora che l’articolo 1 del D.M. 739/1994 prevede in capo all’infermiere l’obbligo di garantire la corretta applicazione delle prescrizioni diagnostiche-terapeutiche, rientrando tra di esse prestazioni quali i tamponi per il prelievo di materiale biologico.
Accuse, offese e toni allarmistici che oltre a danneggiare l’immagine dei professionisti vanno a intimorire i pazienti: questo Ordine non poteva ignorare frasi così gravi ed ha perciò proceduto per le vie legali. L’Opi di Teramo - conclude la nota - ritiene di essere infatti titolare dell’interesse direttamente protetto da specifica norma incriminatrice in ragione della circostanza che, come espressamente previsto dalla giurisprudenza di legittimità, anche una entità giuridica o di fatto (fondazione, associazione, etc.) può rivestire la qualifica di persona offesa dal reato di diffamazione.
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