L’Ordine delle professioni infermieristiche della Provincia di Trento evidenzia come, nonostante l’abolizione dell’obbligo vaccinale per i sanitari, permangano restrizioni per gli accessi dei parenti nelle strutture. Situazione che prolunga la solitudine dei pazienti, già provati da due anni di pandemia. Richiamiamo l’attenzione della Politica e delle Istituzioni sull’importanza della dimensione umana e della vicinanza con i propri cari che ognuno di noi ha, soprattutto nella malattia e nella morte
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Opi Trento: Stop alle restrizioni, vicinanza famigliari è diritto umano
Due anni di una pandemia tragicamente grave ed imprevedibile con le misure messe in atto per contrastarne l’impatto hanno privato pazienti, familiari e sanitari delle relazioni umane alla base dei principi assistenziali, determinando situazioni di significativa e prolungata solitudine nelle RSA, negli ospedali e nelle strutture socio sanitarie del territorio
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A scriverlo, in una nota, è l’Opi di Trento, che richiama l’attenzione su un “paradosso” a cui si assiste oggi: Nonostante l’abolizione dell’obbligo vaccinale per i sanitari, permangono limitazioni e la necessità del green pass per gli accessi alle visite dei familiari nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie
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Il tema, commenta l’Ordine delle professioni infermieristiche della Provincia di Trento, è sicuramente complesso e delicato dal punto di vista della sicurezza
, ma lo è altrettanto dal punto di vista umano e dei diritti della persona
. Gli infermieri, sentendosi particolarmente coinvolti in questa situazione, perché sentono la responsabilità di garantire la cura e il prendersi cura della persona assistita e dei suoi familiari nel rispetto dei principi deontologici
, sottolineando, dunque, come il rispetto per la dignità, la qualità della vita e il benessere di ogni persona deve essere considerato elemento fondamentale di tutte le decisioni che riguardano la progettazione dell’assistenza
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Partendo da questo principio, risulta fondamentale
per l’Opi di Trento, il ruolo del caregiver e dei familiari nei processi di cura, il loro coinvolgimento, presenza e vicinanza al paziente/ospite. Il benessere delle persone, e in particolare degli anziani, è intimamente collegato anche alla loro sfera psico-emotiva. La possibilità di poter avere vicino i propri cari e di favorire una vita relazionale, influenza positivamente lo stato di salute. La vicinanza e il tocco dei propri cari sono la linfa della nostra esistenza e del nostro benessere. In aggiunta, il caregiver rappresenta una risorsa fondamentale nel percorso di cura della persona, e diventa altresì interlocutore privilegiato da coinvolgere attivamente in tutte le fasi dell’assistenza
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L’Ordine, pertanto, richiama una maggiore attenzione della Politica e delle Istituzioni sull’importanza della dimensione umana e del bisogno di vicinanza con i propri cari che ognuno di noi ha, soprattutto nei momenti della malattia e della morte. Sosteniamo con forza la filosofia dell’assistenza centrata sul paziente e sulla famiglia, di un’umanizzazione delle cure pervasiva, e in tal senso sentiamo l’esigenza di chiedere alle Istituzioni di condividerla fornendo indicazioni coerenti con i suoi principi declinati anche alle visite, affinché i familiari possano essere vicini ai propri cari e possano accompagnarli nei percorsi di cura e di assistenza
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In qualità di infermieri riteniamo fondamentale poter assistere i pazienti con la vicinanza della famiglia e del calore umano che in base alla nostra esperienza risultano tra gli elementi cardine per offrire loro sostegno e supporto affettivo, per superare i momenti difficili del loro percorso di cura e che a nulla può essere paragonato, nonostante i grandi sforzi del team di sostituire con una carezza ed un sorriso questa mancanza.
Seppur in piena fase emergenziale e nell’imprevedibilità della situazione sia stato necessario ed appropriato adottare misure restrittive - continua la nota -, alla luce dell’attuale profilo epidemiologico e clinico, riteniamo sia opportuno perseguire una strada che riporti alla normalità coniugando sicurezza e dimensione umana. In tal senso, pur sostenendo con convinzione l’importanza della vaccinazione, riteniamo oggi sicuro garantire nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie l’accesso alle visite dei familiari, sempre più inclusivo e partecipato nel processo assistenziale, attraverso l’utilizzo della mascherina associato al lavaggio mani, in coerenza con quanto avviene per i professionisti e operatori sanitari. Come Infermieri sarà nostro impegno e dovere deontologico sostenere i principi di un'assistenza centrata sulla persona e sulla famiglia
, conclude Opi Trento.
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