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aggressioni in ospedale

OPI BO: Necessità che tutta la comunità si mobiliti

di Redazione

L’aggressione in Pronto Soccorso al Sant’Orsola è solo l’ultimo di una serie ormai troppo lunga di episodi che manifestano un problema e che purtroppo travalica i confini di un singolo ospedale. Situazioni problematiche e disagi sociali che interessano la nostra società non adeguatamente gestiti altrove, finiscono per riversarsi sugli ospedali che non sono e non possono essere strutturati per farsene carico. L'appello alla comunità professionale e non dell'Ordine delle professioni infermieristiche di Bologna

Aggressione infermieri Bologna

Una sequenza del Video: La violenza Ferma tutto

Noi sollecitiamo e siamo disponibili a partecipare a percorsi con l’Azienda  - scrive l'ordine l'OPI - per ridurre il rischio e gestire il più possibile il problema, ma sappiamo che serve un’assunzione di responsabilità più generale, che coinvolga i servizi sociali del territorio per raggiungere risultati significativi.

Ma questo episodio è anche la punta di un malcostume più diffuso e generalizzato, sul quale tutti possiamo e dobbiamo intervenire. Quando i cittadini scaricano, anche in forme meno gravi rabbia o frustrazione contro gli operatori sanitari non si rendono conto che così facendo interrompono un servizio pubblico che in ambiti come il Pronto Soccorso diventa essenziale, impediscono di soccorrere chi ne ha necessità.

L'Ordine delle professioni infermieristiche ha promosso con Nurse24.it un video - che verrà presentato nei prossimi giorni - dal titolo "La violenza ferma tutto" per fare informazione e sensibilizzare su questo tema, ma anche su questo abbiamo la necessità che tutta la comunità si mobiliti, senza esasperare i toni e assumendo il più possibile un approccio positivo e costruttivo sui disagi e sui problemi.

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