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Mantova, entro dieci anni in pensione metà degli infermieri

di Redazione

Cifre che fanno a pugni con strategie politiche che nel lungo respiro si sono dimostrate miopi. Da anni la provincia registra una grave carenza di infermieri e i numeri evidenziano che bisogna correre subito ai ripari, perché la professione sta diventando sempre meno appetibile e senza nuove politiche non sarà possibile il ricambio generazionale. L'allarme lanciato dall'Ordine delle professioni infermieristiche di Mantova: Senza incentivi, carriere e welfare per le madri la fuga continuerà.

Opi Mantova: professione poco appetibile, servono nuove politiche

Entro i prossimi dieci anni andrà in pensione quasi la metà degli infermieri in attività a Mantova e provincia

Quella della carenza di infermieri è un'emergenza che mette in crisi tutta l'Italia, ma nel mantovano la situazione è davvero critica.

Lo scorso febbraio il presidente dell'Ordine degli infermieri, Andrea Guandalini, aveva già puntato i riflettori sul tema: negli ultimi quattro anni sono almeno un centinaio gli infermieri che mancano rispetto al reale fabbisogno. Il saldo tra iscrizioni e cancellazioni all'albo provinciale delle professioni infermieristiche è pesantemente negativo: meno venti nel 2021 e meno trenta nel 2022.

Analizzando meglio i numeri, grazie anche alla recente indagine compiuta da Regione Lombardia insieme agli ordini professionali degli infermieri, emerge uno scenario ancora più allarmante: in provincia di Mantova risulta che gli scritti nati dal 1963 fino al 1974 sono 1.200. La fascia anagrafica considerata svela, inoltre, che entro i prossimi dieci anni quasi la metà dei 2.600 infermieri attualmente attivi (per l'esattezza il 46%) andrà in pensione.

Andando ancora più a fondo, si evidenzia che oggi le donne nella fascia anagrafica 1986-1996 sono 338, su un totale di 440 infermieri. Considerando che nonostante al Corso di Laurea in Infermieristica a Mantova abbiamo disponibili settanta posti - commenta Guandalini - attualmente gli iscritti sono cinquantuno. Ecco perché la calamita per questa professione di cui ci sarà sempre più bisogno è rappresentata da una maggiore remunerazione economica, dal miglioramento delle condizioni di lavoro, soprattutto per la lavoratrice madre.

Quello di Opi Mantova è un vero e proprio appello a puntare sul welfare e sui percorsi specialistici di carriera per poter frenare la fuga dalla professione infermieristica, altrimenti tra dieci anni saremo costretti a importare solo infermieri stranieri con tutte le difficoltà in materia di arruolamento, chiosa Guandalini.

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