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Infermieri

Accusati di maltrattamento anziani. Parlano Opi provinciali

di Silvia Ancona

Si dissociano dalla vicenda accaduta a Settingiano nella Rsa “San Francesco Hospital” i presidenti dell’Ordine provinciale delle Professioni Infermieristiche di Catanzaro (CZ) e Vibo Valentia (VV). Per gli infermieri accusati di maltrattamento di anziani arrivano provvedimenti disciplinari severi a partire dalla sospensione dell’esercizio della professione.

Anziani maltrattati. Opi provinciali: ogni atto di violenza va condannato

Percosse, derisioni, molestie gratuite e minacce. È di pochi giorni fa la notizia di maltrattamenti fisici e psicologici a danno di anziani di una residenza sanitaria assistenziale a Settingiano (Cz) che vede come protagonisti cinque operatori sociosanitari finiti nei guai. Tra i sedici indagati anche quattro infermieri.

L’Opi Catanzaro e Vibo Valentia, con i relativi presidenti Concetta Genovese e Stefano Moscato, esprimono il loro forte disappunto per quanto accaduto, sottolineando le immediate conseguenze che subiranno gli infermieri indagati.

Qualsiasi atto di violenza va condannato, specie se a subirne sono pazienti anziani, non autosufficienti e fragili, - e continua l’ordine provinciale - resta inteso che questo Ordine non esiterà a procedere con provvedimenti disciplinari severi e adeguati alla gravità del caso, a partire dalla sospensione dall’esercizio della professione, in attesa, secondo la legge, che si concludano le indagini della Magistratura.

Una disposizione che prova a rendere giustizia a tutti coloro che, fisica o psicologica che sia, hanno subito una violenza inaccettabile da parte di soggetti la cui azione dovrebbe essere “orientata al bene dell’assistito” senza provocargli alcun tipo di danno.

Non possono e devono infangare una professione che viene svolta con sacrificio, spirito e senso del dovere da tutti gli infermieri

Come sottolinea l’Ordine, infatti, la figura dell’infermiere, deontologicamente consiste nell’assistere, nel curare e nel prendersi cura della persona nel rispetto della vita, della salute, della libertà e della dignità dell’individuo... il rispetto dei diritti fondamentali dell'uomo e dei principi etici della professione è condizione essenziale per l'esercizio della professione infermieristica.

Insomma, l’infermiere, prima che giuridicamente, è eticamente tenuto a rispettare la persona che ha di fronte ed assisterla al meglio delle proprie capacità.

Consci del fatto che spesso le conseguenze di pochi hanno ricadute su molti e addirittura su intere categorie professionali, i presidenti dell’Ordine vogliono sottolineare che singoli ed isolati comportamenti delinquenziali, non possono e devono infangare una professione che viene svolta con sacrificio, spirito e senso del dovere da tutti gli infermieri che quotidianamente si dedicano alla cura del paziente professionalmente e moralmente.

Questi sono i principi di una professione che ogni giorno svolge un’attività di bene comune finalizzata esclusivamente al benessere non proprio, ma altrui.

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