Rispondere proattivamente ai bisogni assistenziali delle persone significa, oggi più che mai, essere sempre più presenti sul territorio. In questo gli infermieri - e in particolare l'Infermiere di Famiglia e di Comunità - può e deve fare ancora tanto. Se ne è discusso martedì 12 novembre nell'ambito di "Infermiere di famiglia: dove il bisogno nasce se ne prende cura", il seminario ecm organizzato dal Coordinamento Regionale degli Ordini delle professioni infermieristiche dell'Emilia-Romagna nato con l'obiettivo di confrontare le esperienze del modello infermiere di famiglia nella Regione Emilia Romagna e approfondire lo stesso modello con altre esperienze internazionali.
Bologna, esperienze del modello infermiere di famiglia a confronto
La Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (Fnopi) continua a lavorare per creare un percorso che possa portare ad una definizione puntuale della funzione e del ruolo dell’infermiere di famiglia (figura che si intende proporre nella stesura definitiva del nuovo Patto per la Salute).
È proprio su questa scia che il Coordinamento Regionale Opi Emilia Romagna ha organizzato il seminario di approfondimento Infermiere di famiglia: dove il bisogno nasce se ne prende cura, un evento formativo gratuito accreditato ecm, che ha rappresentato un'occasione per confrontare le esperienze del modello infermiere di famiglia nella Regione Emilia Romagna e approfondire lo stesso modello con altre esperienze internazionali.
La Regione Emilia Romagna, nell’arco dell’ultimo decennio, ha posto particolare attenzione alla definizione di modelli organizzativi e assistenziali, che mettano in particolare risalto le cure per i pazienti affetti da patologie croniche presso il loro domicilio.
In questo contesto, molta importanza riveste la presa in carico proattiva territoriale del paziente: in particolare, è fondamentale la gestione di situazioni di fragilità che richiedono una presa in carico multiprofessionale e multidisciplinare.
In questi ultimi anni si sta sviluppando un modello di presa in carico territoriale più mirata e multiprofessionale, in cui la figura dell’infermiere di famiglia può rappresentare un punto di riferimento importante per soddisfare i bisogni emergenti e sempre più complessi della persona.
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