Infermieri, ostetriche, fisioterapisti e tecnici sanitari di radiologia medica (tsrm) hanno partecipato in modo unitario per il quarto anno consecutivo all’edizione bolognese della Race for the Cure, la più grande manifestazione mondiale per la lotta ai tumori del seno.
Tifo X te alla Race for the Cure, la squadra al servizio del cittadino
Un’occasione per sostenere la lotta contro i tumori al seno, per stare al fianco delle donne che hanno lottato e lottano per vincere la malattia, per far conoscere l’importante ruolo delle Professioni Sanitarie nei diversi contesti di prevenzione e di cura.
Anche questo è stata la Race for the Cure (organizzata dall'associaizone Susan Komen Italia), che per l’edizione 2018 ha visto Bologna tingersi di rosa con oltre 20mila maglie in corsa per la solidarietà.
E, fra loro, anche infermieri, ostetriche, fisioterapisti e tecnici sanitari di radiologia medica, che si sono riuniti in un’unica squadra: TIFO per te (TIFO è appunto l’acronimo di Tecnici sanitari, Infermieri, Fisioterapisti e Ostetriche).
Essere responsabili dell’assistenza – ha dichiarato il presidente dell’Ordine degli infermieri di Bologna, Pietro Giurdanella - per noi vuole dire innanzitutto essere a fianco delle persone, per vincere le paure che possono frenare la prevenzione e per sostenere il coraggio nella lotta alla malattia, quando si presenta. Proviamo a farlo ogni giorno negli ospedali, negli ambulatori, nelle case dove lavoriamo e in queste giornate abbiamo portato questo nostro impegno anche qui
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Non solo corsa, dunque, ma anche tanta informazione e didattica su cura e salute al Villaggio Race dei Giardini Margherita, dove – riuniti in un unico gazebo – infermieri, ostetriche, fisioterapisti e tsrm hanno animato la tre giorni con iniziative tese alla prevenzione del tumore al seno, ma non solo.
E lo hanno fatto insieme, in modo unitario, perché per noi – continua Giurdanella – questo ha un significato ulteriore, convinti come siamo che ancor più in questa fase di cambiamenti per la sanità bolognese sia necessario integrare le competenze e lavorare insieme, nel rispetto delle professionalità di ciascuno, per costruire un sistema sanitario che metta davvero al centro il paziente, che deve poter contare su una squadra che si muove compatta al suo servizio
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