Intervista al Prof. Mario del Vecchio Direttore del Master in Management per la Sanità presso SDA Bocconi di Milano, e Professore Associato Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica (Economia Aziendale) presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università degli Studi di Firenze.
Voi non siete un “Minus Habens” del sistema, a cui è chiesto un corso di recupero per essere simili alle altre professioni
A seguito della sua relazione al XVII Congresso Federazione Nazionale Collegi IPASVI in cui ha parlato sul tema specifico di "Un progetto per l'evoluzione dei ruoli e delle funzioni del sistema infermieristico" ci ha rilasciato un' intervista su alcuni temi caldi dell'evoluzione e responsabilità presenti e future degli Infermieri.
L’infermiere deve pensarsi come una professione idnetica a tutte le altre, senza frustrazioni né rimpianti.
L’infermieri deve iniziare a pensarsi come una professione uguale alle altre.
Voi quando scrivete le leggi o fate le regole che vi riguardano dite che l’Infermiere per poter dirigere una unità operativa o altre posizioni deve avere il Master di secondo livello, la specializzazione etc etc. Ad un medico non gli si chiedono tutte queste abilità nell'immediato, dopo gli studi e la Laurea, al limite si chiede al responsabile di unità operativa complessa, di fare il corso di management e specializzarsi in questioni organizzative.
Nella realtà italiana ci sono ancora diversi tipi di Infermiere, voi avete il terrore che nelle posizioni apicali o di responsabilità ci vadano degli infermieri che non sono qualificati e quindi ci mettete per così dire un carico da unidici (molto preparato) per avere quel tipo di responsabilità. Questo però vuol dire che vi sentite ancora diversi e deboli rispetto ad altre professioni.
Forse è venuto il momento di dire che le stesse regole che valgono per i medici valgono anche per voi. Perché per voi dobbiamo fare una regolamentazione particolare? Perchè per diventare direttore di unità dipartimentale bisogna che un infermiere abbia il master di II livello sulla gestione etc.
Ci dobbiamo chiedere invece è un infermiere Laureato, capace, valido? Bene lo possiamo inserire, poi dopo potrà fare anche il master di I e II livello e tutte le specializzazioni che servono. Noi auspichiamo che più infermieri possibili facciano il Master come elemento di qualificazione, ma non può essere solo questo un elemento di entrata. Voi non siete un “Minus Habens” del sistema per cui c’è bisogno del corso di recupero, perché altrimenti non siete sicuri.
Come saranno gli Infermieri del Futuro dipende da come sono gli Infermieri Attuali?
Dipende da come sono fatti gli infermieri oggi, da quello che gli infermieri vogliono fare e da quanto sarà cattivo o buono il mondo.
Vi propongo di riflettere sul fatto che: se il mondo sarà buono o cattivo sarà un suo problema, voi poco ci potete fare.
Invece voi potete iniziare a capire che cosa volete essere e fare da grandi. Il tema del “posizionamento intenzionale” vuol dire provare a immaginare come vorreste che tra 5 anni la professione si realizzasse e provare a mettere in piedi un percorso che vi faccia arrivare li. Provare a prendere voi la responsabilità del vostro futuro.
Ogni tanto discuto con il vostro Presidente Silvestro , perché mi dice che vengo da voi a dirvi che dovete fare questo e quello, e che dovete prendere gli spazi dovuti. Ma è il vostro futuro.
Se vogliamo semplificare posso dire che: sappiamo bene che le altre professioni non mollano la presa, che i medici continuino sui propri passi con i loro obiettivi, il problema è che cosa potete fare voi.
Non potete cambiare la testa degli altri. Gli altri fanno quello che è il loro mestiere. Provate ad immaginare quali sono invece le vostre strade peculiari.
In tutto ciò quello che vi suggerisco è iniziare a ragionare su queste idee delle "posizioni contendibili", cioè del fatto che non dovete fare tutte le unità infermieristiche, con aziende a direzione infermieristica, così gli infermieri diventano dirigenti.
Questa forse è una cosa che è andata bene nel passato. Probabilmente per il futuro su quella trincea non andate molto lontani.
Il Futuro degli Infermieri dipende dagli Infermieri stessi, non facciamoci sfuggire le occasioni di crescita e prendiamo ciò che è sempre stato nostro.
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