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Romagna al tracollo, mancano infermieri

di Redazione

Non solo i ritardi nel pagamento degli straordinari, i richiami dalle ferie, i doppi turni, nell'Ausl Romagna la madre di tutti i problemi rimane sempre una: mancano infermieri.

L’allarme di Fp Cgil: Rischio tracollo

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Mancano infermieri in Romagna

Già oggi prima ancora dell'estate sono numerosi i reparti in sofferenza cronica per assenze del personale, perché ebbene sì, capita che anche gli infermieri si ammalino e sono appunto loro a mandare avanti le medicine, le geriatrie, le chirurgie. L'allarme arriva dalla Fp Cgil di Cesena con Raffaella Neri, Forlì con Roberto Severi, Ravenna con Claudio Laghi e Rimini con Cristian Lucarelli che oggi chiedono alla direzione generale dell'azienda di investire in assistenza infermieristica, altrimenti a poco serviranno le previste stabilizzazioni o le mobilità in arrivo dalle altre Regioni.

L'inserimento di personale con il contagocce, proseguono i rappresentai del sindacato, non è un atto di coraggio, bisogna investire in progetti, in cultura, in formazione. La politica deve capire che gli investimenti in sanità qualificano le azioni assistenziali. Questo perché, è il ragionamento della Fp-Cgil, con più assistenza individuale si abbattono i costi economici, si abbatte la mortalità e si migliorano le condizioni di vita degli assistiti e dei lavoratori, sempre più strozzati da incombenze famigliari e lavorative, specie le donne, che vivono nel confine sempre più sottile della cura degli altri, malati o figli che siano.

Insomma, l'unica soluzione è investire sul personale, altrimenti il rischio è il tracollo pezzo per pezzo, reparto per reparto, di un'azienda basata anche, ma oggi soprattutto, sul sacrificio dei lavoratori, concludono i sindacalisti.

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