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Assistenza Infermieristica

Se la musica arriva dove la clinica da sola non può

di Tiziano Garbin

La musicoterapia è una risorsa preziosa per il benessere dei pazienti, in molti casi come dice il termine stesso funge da terapia vera e propria per molti disturbi. Di alcuni benefici abbiamo già parlato, come della complementarietà tra infermiere e musicoterapeuta, e riguardano sia la sfera fisica che psichica.

Musicoterapia: dolore, cure palliative e assistenza ai neonati pretermine

La nuova letteratura in particolare identifica i seguenti ambiti di applicazione della musicoterapia:

  • fine terapeutico
  • musicoterapia in sanità
  • crescita e benessere personale
  • musicoterapia nell’intervento sociale
  • fini pedagogici speciali
  • stimolazione cognitiva

Analizzando velocemente questi ambiti si può affermare che la musicoterapia con fini terapeutici utilizza il suono, la musica e il movimento con l’obiettivo di avviare trattamenti da un punto di vista psicologico. Solitamente serve come supplemento ad altre terapie. Alcuni dei disturbi per i quali la musicoterapia viene utilizzata con più frequenza sono le tossicodipendenze, i disturbi del comportamento alimentare, i disturbi d’ansia e depressione e disturbi psicotici.

Nell’ambito della musicoterapia in sanità può essere utilizzata come elemento complementare all’intervento medico con due fini principali: tecnico, utilizzando la musica come ansiolitico, antistress e/o come diversivo; e umano, migliorando la qualità dell’attenzione e favorendo l’avvicinamento emotivo e personale al paziente. Inoltre, all’interno degli ospedali, le sessioni di musicoterapia apportano un’esperienza in grado di migliorare l’ambiente per i pazienti e i familiari, offrendo situazioni non strettamente relazionate al contesto ospedaliero. La musicoterapia viene utilizzata durante gli interventi chirurgici, per la gestione del dolore, la gravidanza e il parto, la riabilitazione e le cure palliative.

Migliorare la salute con la musicoterapia

Nell’ambito della crescita e il benessere personale la musicoterapia viene utilizzata preventivamente per preservare e migliorare la salute, potenziando e creando i fattori di protezione per migliorare la qualità della vita e dello sviluppo personale. L’efficacia della musicoterapia è stata certificata sia nei bambini, sia negli adulti e anziani. E viene utilizzata anche nei neonati pretermine perché può essere un valido strumento dell’assistenza infermieristica di routine al prematuro affinché egli sviluppi un migliore adattamento ed un maggiore stato di benessere psico-fisico. Su questa base l’ospedale pediatrico Meyer di Firenze la utilizza già dal 2015.

La musicoterapia nell’intervento sociale si utilizza come intermediaria per quelle attività educative utili alle comunità o all’integrazione, promuovendo l’autonomia delle persone e contribuendo a stabilire o a ristabilire norme e relazioni sociali ottimali. Durante queste sessioni è importante lavorare mediante l’empatia, la comprensione, l’accettazione, per agire da supervisore e da appoggio emotivo.

La musica viene in gran parte utilizzata con persone che hanno bisogno di pedagogia speciale, grazie ai benefici prodotti dalle attività di musicoterapia in quelle aree in cui queste persone presentano particolari difficoltà (coordinazione motoria, comportamenti ripetitivi, attenzione e concentrazione, conoscenza del proprio corpo, ecc…).

Infine, la stimolazione cognitiva è l’insieme di azioni mirate a conservare o a migliorare i processi mentali che ci permettono di ricevere, selezionare, memorizzare, trasformare, elaborare e recuperare le informazioni che provengono dall’ambiente circostante. La musica apporta molti benefici soprattutto alle persone affette da demenza. In questo ambito, se da un lato la capacità del linguaggio subisce un deterioramento, dall’altro alcune abilità legate alla musica si conservano e si può lavorare sulla stimolazione delle principali funzioni cognitive (come per esempio la memoria, in quanto la musica permette di ricordare eventi e canzoni che sembravano dimenticate).

La musica intesa come terapia non fa bene solo ai pazienti naturalmente, ci sono diversi esempi di band e gruppi musicali formati da personale sanitario.

Cercando di riassumere i benefici apportati dalla musicoterapia, indipendentemente dall’ambito in cui viene utilizzata, possiamo affermare che:

  • Favorisce lo sviluppo delle abilità motorie, cognitive e sociali
  • Aiuta a gestire lo stress e le emozioni
  • Consolida la consapevolezza di sé e l’autostima
  • Stimola la creatività
  • Produce benessere e divertimento

In questo modo la musicoterapia punta a enfatizzare uno o più aspetti a seconda dei soggetti con cui si lavora o degli obiettivi specifici che si vogliono raggiungere.

A questo punto è normale interrogarsi se non sia utile come idea quella di proporre eventi di formazione ecm con questo tema, per mettere i professionisti in grado di avere alternative non convenzionali per la gestione quotidiana dei pazienti, a volte magari anche uscendo dai canoni della tradizione. E chissà che non faccia la sua comparsa anche una chitarra in reparto. Perché no?

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Commenti (3)

DeNofa

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Chek

#3

Chekirau https://www.wikipedia.org/

DeNofa

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Old Town Road

#2

La musicoterapia è buona, ti consiglio di ascoltare questa canzone Old Town Road Lil Nas X perché è qui che puoi trovare molta musica e, soprattutto, è di buona qualità! Mi piace questo servizio, sono sicuro che ti piacerà anche tu

barbara1975

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2 commenti

musica

#1

Credo vada valutato caso e ambito.. in ps mancherebbe solo una chitarra.. trovo utile l'idea in hospice, cdr, nei reparti oncologici (ma a richiesta del pz), pediatria o neonatologia. utile per alcuni pz con demenza mi chiedo però con quanti provochi effetto opposto.