Infermieri e aggressioni sul posto di lavoro. Il Collegio Ipasvi di Torino, dopo l’ennesimo episodio consumatosi nel cortile dell’ospedale di Chivasso, esprime solidarietà alla collega vittima delle molestie e scrive al Direttore dell’Asl TO4: Chiediamo una convocazione urgente dei nostri rappresentanti perché possano studiare con i responsabili dell’azienda misure utili a evitare con la massima urgenza la possibilità che episodi simili possano ripetersi
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Aggressioni agli infermieri, Ipasvi Torino pronto a scendere in campo
L’aggressione avvenuta nel cortile interno dell’ospedale di Chivasso – scrive Maria Adele Schirru, presidente Ipasvi di Torino e vicepresidente nazionale, in una missiva indirizzata al Direttore dell’Asl To4 - rispetto alla quale questo Collegio esprime la massima solidarietà all’operatore aggredito e alla sua famiglia - riporta alla ribalta un problema già recentemente sottolineato dalla Federazione Ipasvi di cui il nostro Collegio fa parte: quello della violenza sugli operatori, sui rischi che essi corrono nello svolgimento della loro professione e, comunque, nel momento in cui devono accedere alle strutture sanitarie di cui fanno parte per garantire l’assistenza
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L’episodio al quale si fa riferimento è l’aggressione con molestie sessuali di cui è stata vittima un’infermiera che aveva appena terminato il suo turno di lavoro e stava attraversando il cortile per raggiungere la sua auto.
Nonostante l’azienda abbia sicuramente messo in atto tutte le misure possibili per rendere minimali tali rischi – continua Schirru - i fatti avvenuti, la terza aggressione in pochi mesi, richiedono indubbiamente ulteriori interventi
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Ecco che, come già approvato dall’Ipasvi nazionale, si ritiene prioritaria l’istituzione di un Osservatorio nazionale per il monitoraggio di aggressioni e violenze articolato in tutte le Regioni – anche in Piemonte quindi, sul fenomeno della violenza negli ambienti di ricovero e di assistenza che indichi la strada e gli strumenti per controlli rigorosi e continui con la possibilità di effettuare interventi immediati e decisi a tutela degli operatori
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Tutto ciò – sottolinea Schirru - dovrà consentire un’efficace informazione, formazione e promozione in materia di sicurezza dell'attività di cura e tutela della salute mettendo in campo le strategie necessarie alla valutazione del rischio, anche attraverso la collaborazione tra istituzioni pubbliche diverse, monitorando i dati relativi a strutture e presidi sanitari considerati a rischio
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Per poter realizzare queste necessarie innovazioni ed elaborare la migliore strategia di tutela dei propri professionisti, che nelle strutture a rischio rappresentano comunque oltre il 50% degli operatori, la Federazione e i Collegi provinciali dichiarano la propria disponibilità a collaborare con le istituzioni sia a livello centrale che locale per contrastare e sconfiggere il fenomeno in argomento
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Su questa scia, il Collegio Ipasvi di Torino si dichiara pronto a partecipare con proposte pratiche e subito realizzabili al tavolo di crisi previsto dalla Regione e con l’occasione chiediamo una convocazione urgente dei nostri rappresentanti perché possano studiare con i responsabili dell’azienda misure utili a evitare con la massima urgenza la possibilità che episodi simili possano ripetersi
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