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Tracheoaspirazione agli Oss: La posizione di Ipasvi Taranto

di Paola Botte

La tracheo-aspirazione è una procedura invasiva che non può essere acquisita con un semplice corso di due giorni ed una prova pratica. Così Benedetta Mattiacci, presidente del Collegio Ipasvi di Taranto, intervistata sulla questione del corso di abilitazione alla tracheoaspirazione indirizzato anche agli Oss. Come Collegio – afferma Mattiacci - non abbiamo una funzione di censura e di ispezione ma, qualora si ravvedesse una formazione non congruente al ruolo saremmo chiamati a segnalare gli organizzatori del corso, naturalmente su segnalazione dei corsisti.

Mattiacci, Ipasvi Taranto: Tracheoaspirazione è manovra infermieristica

Benedetta Mattiacci

Benedetta Mattiacci, presidente Ipasvi Taranto

Dopo la nostra denuncia sul corso di abilitazione alla tracheoaspirazione per Oss e caregiver, realizzato nell'ambito di un evento Ecm, e dopo la pubblicazione della replica da parte del direttore scientifico del corso, arriva anche la risposta da parte del Collegio provinciale dell'Ipasvi di Taranto, ente di competenza dell'area in cui nasce il corso.

Nessuna risposta ancora invece da parte dell'Ipasvi nazionale a cui Nurse24.it aveva prontamente inviato una segnalazione.

A rispondere alle nostre domande è direttamente Benedetta Mattiacci, presidente Ipasvi Taranto.

Un evento ecm che abiliterebbe oss e caregiver alla tracheo-aspirazione. Non si tratta di una procedura invasiva ad alta complessità che dovrebbe poter fare solo un medico o un infermiere?

La tracheo-aspirazione è una procedura invasiva. Consiste nell'aspirazione delle secrezioni endotracheali a mezzo di una canula tracheostomica inserita tramite intervento chirurgico ad alto rischio di infezione e se non eseguita correttamente ed in linea con competenze acquisite opportunamente, può arrivare a mettere a repentaglio la vita del paziente, solitamente immunodepresso.

Ben definiti i professionisti della salute vale a dire, medici ed infermieri. Per il personale non sanitario sono necessari una serie di requisiti dettati dall'accordo Stato-Regioni del 2001. I requisiti sono i seguenti:

  • Manovra dietro prescrizione medica, esclusivamente da "Soggetti addestrati e formati" con una formazione ad hoc, certificata, periodicamente verificata ed aggiornata (l'oss ad oggi non ha dovere di formazione in ambito Ecm, pur previsto dal codice deontologico oss).
  • La formazione deve essere erogata da personale del Servizio Sanitario Nazionale operante nella struttura che ha in carico il paziente.
  • Il nominativo del destinatario della formazione, quando completata, è annotato nel fascicolo del paziente e solo nei confronti di questo il soggetto formato potrà svolgere la tracheo-aspirazione, in autonomia. Questo soggetto formato ad hoc è il caregiver, di solito un parente o una persona dedicata.

L'oss è l'operatore che collabora con i professionisti - infermiere, assistente sociale, ecc. nelle e con le proprie funzioni, nonché secondo la formazione ricevuta. L'OSS in autonomia realizza:

Naturalmente l'attribuzione di incarico delle funzioni è da parte e sotto la responsabilità dell'infermiere. Quindi l'oss non è abilitato alla tracheo-aspirazione per i motivi già chiariti in precedenza”.

Come è possibile che un corso di due giorni più una prova pratica possa rilasciare un certificato tanto importante?

La pratica in questione, ripetiamo, è altamente invasiva, esistono protocolli infermieristici ad hoc, non può essere acquisita con un semplice corso di due giorni ed una prova pratica.

Il corso può avere al massimo carattere informativo, non già formativo. Obbligo senza attenuanti è per i professionisti della salute la tutela del paziente, della persona e l'esecuzione ottimale delle prestazioni, esecuzione ottimale che si acquisisce in un itinerario formativo e lavorativo non certo di breve durata.

L'Ipasvi è a conoscenza di questo corso? Sembra che si tratti della seconda edizione. La prima di maggio, a detta della segreteria organizzativa, è stata un successo

Pur se il corso in questione pare debba svolgersi a Taranto, a questo Collegio non è giunta alcuna comunicazione né dell'attuale né della precedente edizione. Consideriamo, come già detto, che la pratica è di competenza infermieristica ma nessun nostro iscritto ha segnalato l'esistenza e la partecipazione a questo evento.

Come intende agire I'IPASVI nei confronti di questo provider e del Direttore scientifico del corso?

L'Ipasvi tutela la professione infermieristica ed è consapevole che a rigor di logica un corso di due giorni rappresenta il nulla senza il supporto di quel bagaglio di conoscenze-competenze-professionalità che gli infermieri già posseggono per ruolo istituzionale.

Quanto alle azioni nei confronti di provider e Direttore scientifico del corso, noi IPASVI non abbiamo una funzione di censura e di ispezione ma, qualora si ravvedesse una formazione non congruente al ruolo saremmo chiamati a segnalare gli organizzatori del corso, naturalmente su segnalazione dei corsisti.

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