Redatto dal gruppo di lavoro di Federcongressi & Eventi e consolidato come prassi di riferimento Uni (Ente italiano di normazione), il “Documento di valutazione del rischio biologico in evento” intende individuare e concretizzare gli interventi utili per la riduzione del rischio di contagio durante lo svolgimento di eventi e congressi in presenza. Il nuovo protocollo verrà applicato per la prima volta al 94° Congresso della Società italiana di urologia.
Agenas, misure per la ripresa in presenza degli eventi scientifici
Dalla valutazione preventiva degli spazi utilizzabili in funzione della logistica, della dinamica dei servizi previsti, del numero dei partecipanti attesi, alla nomina di un responsabile evento della gestione anti Covid (che deve avere consone esperienze professionali).
Dall’analisi, in un’ottica di rischio assembramento, di tutte le attività programmate – non esclusi gli allestimenti – all’organizzazione dell’afflusso/deflusso dei partecipanti in tutte le fasi operative ed in ogni spazio interessato, così da mitigare il rischio di contatto ravvicinato tra le persone.
Poi ancora, disponibilità di Dpi sia per i partecipanti sia per il personale, dispenser di disinfettante facilmente accessibili, sanificazione dei locali utilizzati e dei servizi igienici. E certamente, controllo del Green Pass ed eventuale controllo temperatura.
Il tutto con personale formato e pronto a intervenire in caso di emergenza, prevedendo un’adeguata informazione a tutti i partecipanti in sede di evento. Riassumendo, le macro aree sono quattro: pianificazione dell’evento, mantenimento delle distanze a rischio assembramento, pratiche igienico-sanitarie, comunicazione e formazione.
Nell’ambito di una corretta e adeguata pianificazione e realizzazione degli eventi in sicurezza, è stato presentato dall’Agenas il corposo e approfondito documento “Linee guida sui provvedimenti di natura igienicosanitaria e comportamentale per l’organizzazione di convegni ed eventi aggregativi in sicurezza biologica in epoca di pandemia Covid-19”.
Redatto dal gruppo di lavoro di Federcongressi & Eventi (che man mano emergono nuove evidenze si impegna ad emanare delle revisioni) e consolidato come prassi di riferimento Uni (Ente italiano di normazione) – norma numero: “Uni/PdR 113:2021” – il “Documento di valutazione del rischio biologico in evento” vedrà il suo protocollo applicato per la prima volta al 94° Congresso della Società italiana di urologia (dal 16 al 19 ottobre al palazzo dei Congressi di Riccione); congresso che ha anche implementato misure ad hoc con procedure self-service, sale a numero chiuso, stop all’uso di materiale cartaceo e votazioni attraverso i badge personali, divieto di assembramento anche all’esterno, cibi monoporzione.
Parliamo di uno dei primi congressi di grandi dimensioni che si svolgerà al 100% in presenza, grazie all’adozione (appunto) di questo nuovo documento. Atto a supportare gli organizzatori nel contenere il rischio biologico Covid-19 nello svolgimento di eventi e congressi. L’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali svolge un importante ruolo nell’ambito dell’Educazione continua in medicina (ECM) e, dunque, creare i presupposti per l’organizzazione di tali attività in sicurezza costituisce una priorità ineludibile
, ha spiegato il presidente dell’Agenas, Enrico Coscioni. Già, l’impellenza di agire si è rivelata determinante.
Poiché con la vaccinazione di massa – e la riduzione del rischio contagio – è cominciata a riprendere la vita normale e si è posto il problema per molte aziende di come fare per organizzare eventi sicuri dal punto di vista pandemico. Ed ecco che il documento intende fornire una serie di raccomandazioni e suggerimenti studiati per contribuire a ridurre il rischio di contagio da agenti virali (in particolare il Sars-CoV-2) nel comparto eventi, tenendo presenti le specificità dell’ambiente e le dimensioni medie dell’organizzazione normalmente applicabili
.
Si presentano, pertanto, una serie di misure e possibili soluzioni di carattere generale, che possono essere personalizzate in base al contesto e alle condizioni logistiche dello stesso. Dunque sarà cura di ciascun organizzatore adottare le misure ritenute adeguate per il proprio evento, in base ad una valutazione specifica del rischio e tenendo presente che, l’applicazione di più misure in parallelo nei medesimi spazi, contribuisce ad abbassare il rischio complessivo in maniera molto più efficace, già a partire da due misure tra loro indipendenti.
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