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Dirigenza infermieristica

Esiti sensibili alle cure infermieristiche, convegno CID Piemonte

di Marco Alaimo

Dal governo delle professioni al governo dei processi assistenziali e degli esiti sensibili alle cure infermieristiche. Questo il tema dell’evento organizzato dal Comitato Infermieri Dirigenti, sezione Piemonte e Valle d’Aosta, tenutosi il 19 maggio.

Da governo professioni a governo processi assistenziali ed esiti sensibili alle cure

Nell'ambito del Congresso annuale del Comitato Infermieri Dirigenti (CID) Italia, sezione Piemonte e Valle d'Aosta, il 19 Maggio a Torino si è discusso di reingegnerizzazione in un ottica non solo di gestione delle risorse umane, ma di gestione dei processi assistenziali e di valutazione degli esiti.

I Direttori, Dirigenti e Coordinatori di Dipartimento/Area/Processi delle Direzioni delle Professioni Sanitarie (Di.P.Sa) di tutte le province del Piemonte si sono dati appuntamento nell'Aula multimediale della Regione Piemonte per confrontarsi, approfondire e condividere con colleghi di altre Regioni d'Italia questi temi e comprendere quali nuove leve gestionali possano essere attuate al fine di motivare e valorizzare l’operato dei colleghi infermieri che, impegnati nella clinica e nell’organizzazione, vivono sulla propria pelle la grande stanchezza dovuta al blocco del turn-over in Piemonte e faticano a mantenere i livelli assistenziali di assistenza e a garantire la continuità delle cure.

Le esperienze di altre Regioni del Centro-Nord Italia, presentate da Paolo Zoppi, Dario Laquintana, Emanuela Vezzani e Paola Delucia hanno permesso di mettere in luce le esperienze e le potenzialità delle nostre professioni, ma anche i limiti e le criticità del sistema che spesso non valorizza a sufficienza la grande risorsa della professione infermieristica.

Per la prima volta in Piemonte è stata presentata la significativa ricerca italiana, a valenza internazionale, RN4cast Italia su staffing ed outcome.

Anna Maria Bagnasco e Milko Zanini hanno posto l’accento sull’importanza di aumentare la cultura della valutazione e dell'utilizzo dei risultati degli studi da parte di tutti i decisori, politici e tecnici.

Dai dati, inoltre, è emerso come l’Italia sia molto al di sotto degli standard internazionali consigliati per quanto riguarda il rapporto infermiere-assistito.

La giornata ha visto poi la proiezione di un filmato, attraverso il quale si è mostrato il percorso della Dirigenza delle professioni sanitarie in Piemonte ed i progetti in corso: ambulatori infermieristici ospedalieri e territoriali, Primary nursing, Bed Management, Infermiere di famiglia e comunità "Consenso", dimissioni a domicilio.

In Piemonte, negli ultimi due anni, grazie anche all'azione del CID, si è passati da 15 a 24 Dirigenti; l’auspicio è che il cammino continui verso quel riconoscimento della disciplina infermieristica che permetterà a tutti di controbilanciare la fatica del quotidiano con l'orgoglio di rappresentare una professione piena di valore e , soprattutto, significativa per i cittadini.

Florence Nightingale

Presenti alla tavola rotonda anche l'assessore alla sanità Antonio Saitta e dei presidenti Ipasvi, Barbara Mangiacavalli e Cid, Nicola Barbato.

Ricco di contenuti e particolarmente significativo l'intervento di Mangiacavalli, che ha concordato con Saitta sul tema dei grandi sacrifici richiesti al personale, in particolare a quello infermieristico, in anni di piano di rientro in Piemonte.

L’attenzione è stata poi riportata sul mutamento dei bisogni di salute in atto e sulla cronicità, che per sua natura deve vedere quella infermieristica come professione “prossima” all’utenza.

È necessario costruire e consolidare alleanze, che partano da dentro la nostra professione, che si aprano ad altri ambiti disciplinari e siano calate in una logica di lavoro paritario

Così Mangiacavalli, che ha concluso il suo intervento sottolineando l’importanza del ruolo dei Dirigenti infermieristici nel guidare e indirizzare i colleghi impegnati nella clinica, da un lato, nell’organizzare lo sviluppo del territorio, dall’altro.

Dell’importanza della sperimentazione della figura dell’infermiere di famiglia e di comunità ha parlato anche Saitta, “orgoglioso del sistema sanitario piemontese”, che, nonostante le difficoltà dovute al blocco del turn over, “è sempre attento alla centralità delle cure infermieristiche sul territorio”.

Velocizzare le assunzioni alla Citta della Salute e della Scienza di Torino, dopo la sospensione del maxi-concorso infermieri e coinvolgere attivamente Direttori e Dirigenti del Piemonte nei gruppi di lavoro regionali a supporto delle decisioni strategiche dell'Assessorato e Direzione Sanità i propositi di Saitta.

I Dirgenti Infermieristici spesso hanno difficoltà all'interno delle Aziende Sanitarie nell'essere coinvolti nelle decisioni strategiche e devono spesso portare avanti azioni non concertate o condivise

Così Nicola Barbato, presidente nazionale del Cid, che ha promosso una partnership con la Società Italiana Medici Manager (Simm) per lo sviluppo di progetti comuni.

La presenza dei presidenti Simm e Anmdo Piemonte, Silvio Falco e Franco Ripa, ha lanciato un importante messaggio della necessità di collaborazione mettendo in luce quanto nelle aziende Sanitarie la professione infermieristica svolga un ruolo importante.

A conclusione della giornata, la presentazione di lavori di ricerca e sperimentazione elaborati da parte di tre giovani colleghi neolaureati Magistrali in Scienze Infermieristiche ed ostetriche (Marco Bonaudo, Cristina Delfino, Guglielmo Marciano).

In questa occasione, Valerio Dimonte, presidente del corso di laurea magistrale, ha sottolineato quanto sia importante riorientare la formazione universitaria, collegandola in modo più significativo con il mondo del lavoro.

I temi della centralità dei bisogni della popolazione, delle persone assistite e della comunità per l'orientamento delle risposte sanitarie così come la valorizzazione delle competenze degli infermieri e della disciplina infermieristica sono un punto fermo. Il ruolo strategico dei Dirigenti Infermieristici deve fare la differenza: nel sostegno, promozione della riflessione, valorizzazione ma, soprattutto, nell'orientamento e reingegnerizzazione del sapere e della sua trasferibilità alle realtà operative (Graziella Costamagna, Coordinatrice Cid Italia-Sezione Piemonte e Valle d'Aosta)

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