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#Rispettachitiaiuta, la campagna per una cultura del rispetto

di Redazione

"#Rispettachitiaiuta. No alla violenza contro gli operatori della salute" è il titolo dell'evento ecm organizzato dall'Ordine degli infermieri di Arezzo che si è tenuto il 4 marzo 2019. Più che un invito, #Rispettachitiaiuta è un vero e proprio appello ad intraprendere una battaglia culturale, un'occasione per iniziare a creare la cultura del rispetto nei confronti degli operatori della salute. La campagna, partita da Arezzo, in poche settimane è diventata virale ed è stata condivisa in tutta Italia.

Stop alla violenza su operatori sanità, l'evento a cura di Opi Arezzo

La violenza nei confronti degli operatori sanitari è un fenomeno di rilevanza mondiale per dimensioni e gravità.

Discutere e diffondere i risultati della ricerca contro la violenza verso gli operatori sanitari, affinché essa non sia mai più parte del lavoro dei professionisti della sanità è stato il filo conduttore dell'intero evento "#Rispettachitiaiuta. No alla violenza contro gli operatori della salute" che, all'Auditorium “A. Pieraccini” dell'Ospedale San Donato, si è aperto con la proiezione di un video spot.

L'89,6% degli operatori sanitari è stato coinvolto, nel corso della sua attività, in episodi di violenza fisica, verbale o psicologica. Un tema che è diventato prioritario, ma che nessuno avrebbe voluto lo diventasse, ha commentato la presidente Fnopi Barbara Mangiacavalli, presente all'evento. Quello delle aggressioni in sanità è un problema estremamente complesso ed articolato, semplicistico ricondurlo ad una crescente aggressività della popolazione.

La nostra professione - continua Mangiacavalli - ha come scopo il rapporto coi pazienti. È per noi un elemento valoriale importante sia professionalmente che per il patto col cittadino che da anni ci caratterizza. Per noi è essenziale avere una relazione privilegiata con loro, per comprendere come ci vedono e come possiamo soddisfare nel modo migliore i loro bisogni di salute.

Ed è altrettanto essenziale che i cittadini, spesso sopraffatti dalla tensione e dalle paure che generano i problemi di salute, purtroppo il più delle volte anche gravi, comprendano che i nostri professionisti lavorano per loro e per il loro bene e non li aggrediscano, ma li mettano nelle condizioni di dare il meglio di sé per poterli davvero aiutare.

Tra i relatori presenti anche Roberto Monaco, segretario Fnomceo, Rita Papi, presidente TSRM PSTRP Arezzo e Massimo Picozzi, psichiatra e criminologo, impegnato in progetti di ricerca nell'ambito dell'aggressività e della violenza in collaborazione con la Polizia di Stato e l'Arma dei Carabinieri.

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