Gli ambulatori di medicina dei viaggi sono un importante punto di riferimento per la prevenzione dei rischi sanitari connessi ai viaggi, qualunque sia la ragione che spinge a farli: svago, lavoro, istruzione, volontariato.
Vaccinazioni e le 10 regole dell'Oms
Versilia, Maremma, le isole dell’Arcipelago. Oppure Sardegna, Puglia, riviera romagnola. Qualcuno in montagna, ai laghi o in un posto di campagna. C’è però anche chi approfitta delle vacanze per fare un viaggio, talvolta anche in località dove, prima della partenza, è opportuno prendere qualche precauzione, farsi carico della propria salute.
Gli ambulatori di medicina dei viaggi sono un importante punto di riferimento per la prevenzione dei rischi sanitari connessi ai viaggi, qualunque sia la ragione che spinge a farli: svago, lavoro, istruzione, volontariato.
Nel 2014 sono stati 3.563 i viaggiatori che si sono recati all’ambulatorio dell’ Azienda sanitaria di Firenze per un totale di 5.776 vaccinazioni effettuate. I dati sono piuttosto stabili nel tempo nonostante la crisi economica.
In questo numero vanno conteggiati anche gli stranieri che, dovendo rientrare temporaneamente nel proprio Paese di origine, hanno deciso di sottoporsi a quanto è necessario per la prevenzione dei rischi collegati alle possibili malattie infettive che si potrebbero contrarre. Dalle informazioni acquisite al momento dell’accesso all’ambulatorio, Thailandia e Sud Est asiatico, in virtù anche dai prezzi contenuti, sembrano essere mete che entrano fra le favorite, seguite dalla Cina dove prevalgono ragioni legate a motivi commerciali, costanti India e America latina, in diminuzione l'Africa, ad eccezione del sud Africa.
A seconda della mèta prefissata, delle proprie condizioni generali di salute, del tipo di viaggio che si sta per fare, si dovranno semplicemente seguire raccomandazioni igienico-sanitarie di carattere generale più o meno valevoli in ogni dove, oppure adottare cautele e scrupoli, o sottoporsi a misure profilattiche vere e proprie. Polignano a Mare, splendica la Puglia, quest'anno meta preferita da tantissimi turisti italiani e stranieri.
La prima regola è quella di essere informati sulle norme igieniche da seguire e le eventuali vaccinazioni da effettuare prima di intraprendere un viaggio internazionale. L’unica vaccinazione attualmente obbligatoria per entrare, anche solo in transito, in alcuni Paesi è quella antiamarillica contro la febbre gialla che viene effettuata solo presso in centri autorizzati dal Ministero e registrata su un certificato valido per 10 anni a partire dal decimo giorno dopo la somministrazione. Per l’Arabia Saudita è obbligatoria anche la vaccinazione contro il meningococco.
Le vaccinazioni non solo proteggono i viaggiatori da malattie presenti in altre parti del mondo, scongiurano anche al rientro l’importazione di malattie infettive, come ad esempio epatite A, tifo, colera, polio, encefalite giapponese, ecc. Alcune sono raccomandate per tutta la popolazione e un viaggio in calendario è l’occasione per effettuare gli opportuni richiami, altre più specifiche sono più mirate alle condizioni che si troveranno in un determinato paese. Nemmeno i vaccini, però, scongiurano tutte la malattie. Molto importante e stare attenti a cosa si mangia.
Fondamentale è adottare le 10 regole d’oro dell’Organizzazione mondiale della sanità:
- bere solo bevande imbottigliate e sigillate;
- non aggiungere ghiaccio;
- sbucciare e lavare con acqua “sicura” frutta e verdura da consumare crude;
- in mancanza di acqua potabile, consumarla solo dopo bollitura o aggiunta di disinfettanti;
- consumare solo cibi ben cotti, ancora caldi;
- non consumare pesce o frutti di mare crudi o poco cotti;
- non mangiare carni crude; 8) non bere latte o mangiare latticini non pastorizzati;
- non acquistare generi alimentari da venditori ambulanti;
- curare l’igiene personale, usare acqua potabile anche per lavarsi i denti, lavarsi sempre le mani prima dei pasti e dopo l’uso dei servizi igienici.
È importante inoltre, soprattutto in Africa, nel Sud Est asiatico e nel Sud America difendersi dalle punture di insetti che possono trasmettere malattie infettive come malaria, dengue e chikungunya: servirsi di zanzariere alle finestre e sui letti, utilizzare insetticidi a base di piretroidi, evitare di scoprire la pelle utilizzando pantaloni lunghi, camicie a maniche lunghe, cappello, applicare repellenti per insetti contenenti DEET. Solo per la malaria, se non ci sono controindicazioni, si può ricorrere a farmaci per prevenire lo sviluppo della malattia che vanno assunti durante e anche dopo il viaggio. L’eventuale comparsa di febbre anche dopo mesi dal rientro dal viaggio va segnalata al medico anche nel caso ci si sia sottoposti a profilassi antimalarica. Parimenti se ci si è recati in paesi dove sono presenti dengue e chikungunya.
Una attenzione particolare nel caso di viaggi “last minute” se non ci sono i tempi necessari per eseguire interventi di profilassi
Tra i siti internet di riferimento, che possono integrare i consigli forniti dal personale sanitario, il sito della Società italiana di medicina dei viaggi e delle migrazioni quello del Ministero della Salute e del Ministero degli Affari Esteri.
Per consentire di essere rintracciati in caso di emergenze registrarsi al sito www.dovesiamonelmondo.it.
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