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editoriale

Tagli lineari e sanità negata

di Giordano Cotichelli

Il governo in carica si sta apprestando a varare una manovra iperliberista in un paese sempre più illiberale. Guerra ai giudici, ai poveri, a chi minaccia la patria (quattro morti di fame naufragati sulle spiagge italiche) e a chi osa criticare l’esecutivo. Soldi sperperati e leggi piegate. Mentre infuria la polemica sul fallimento dell’ennesimo spot elettorale anti immigrati – quello del centro di accoglienza in Albania – il paese del centro del Mediterraneo sale in cima alla vetta del mondo e rende reato universale la maternità surrogata. In una parola si impedisce di essere madre a chi non può e si continua ad ostacolare chi, di essere madre, non vuole. Resta solo il dovere, quello stabilito dalle gerarchie ideologiche del Palazzo di questo brutto presente. Da più parti arriva anche la denuncia del collasso dei consultori, sempre più privi di risorse e professionisti, sempre più in mano all’associazionismo integralista ed ai privati. Nella sola Lombardia su 129 strutture, sono 86 i consultori privati. Il Ministro dell’Economia ha detto di prepararsi a fare sacrifici, ovviamente si riferiva a chi ha meno di tutti e già sta tirando la cinghia.

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