Si tratta di un settore soggetto ad un vorticoso sviluppo, non sempre lineare, che risente del dibattito culturale ed etico del nostro tempo, ove si registra comunque una sempre maggiore presenza dell'infermiere come soggetto autonomo di responsabilità.
TRIESTE. La professione infermieristica, nel corso degli anni, ha subito profondi cambiamenti imputabili all'evoluzione normativa e formativa che ha consentito il passaggio da attività ausiliaria della professione medica, a vera e propria professione sanitaria con un autonomo profilo professionale e codice deontologico.
Il settore della responsabilità professionale ricade nel più vasto ambito della responsabilità professionale sanitaria: una materia di per sé complessa e variabile nel tempo, tanto che disquisendo di essa si sono scritte negli ultimi anni innumerevoli pagine di dottrina e giurisprudenza.
Oltretutto, si tratta di un settore soggetto ad un vorticoso sviluppo, non sempre lineare, che risente del dibattito culturale ed etico del nostro tempo, ove si registra comunque una sempre maggiore presenza dell'infermiere come soggetto autonomo di responsabilità.
Il professionista, pertanto, sceglie in autonomia e si assume la responsabilità delle sue scelte. La responsabilità professionale rappresenta il carattere o la situazione di colui che è chiamato a rispondere in prima persona di un fatto o di atto compiuto nell'esercizio delle proprie funzioni con piena autonomia decisionale. Da ciò discende l'obbligo di esercitare la propria attività professionale con Prudenza - Perizia - Diligenza; cioè con l'osservanza di tutte le norme giuridiche, deontologiche e tecniche.
La responsabilità professionale dell'operatore sanitario nasce, pertanto, da una prestazione inadeguata che ha prodotto effetti negativi sulla salute dell'utente. Ciò può comportare per l'infermiere - a seconda dei casi -un obbligo al risarcimento del danno, una condanna per reato o un provvedimento disciplinare.
L’obiettivo dell’iniziativa formativa, denominata "Responsabilità Penale in ambito Infermieristico" (1°edizione 25 maggio e 30 maggio 2016 dalle ore 15.00 alle ore 18.30 sede del corso: Aula Mihalic Ospedale Maggiore di Trieste) è quello di portare l’attenzione dei partecipanti sui risvolti legali che possono assumere le nostre attività quotidiane svolte nei confronti delle persone assistite.
PROGRAMMA DEL CORSO
Pomeriggio 1
25 maggio 2016
14.45 – 15.00 REGISTRAZIONE PARTECIPANTI 15.00 – 15.15 PRESENTAZIONE DEL CORSO
Docente: dott. Flavio Paoletti
15.15 – 15.45 I PRINCIPI DELLA RESPONSABILITA’ CIVILE
Docente: dott. Bilotta Sostituto: dott. Tomassini
15.45 – 16.15 LA RESPONSABILITA’ CIVILE CONTRATTUALE ED EXTRACONTRATTUALE
Docente: dott. Bilotta Sostituto: dott. Tomassini
16.15 – 17.00 LA RESPONSABILITA’ CIVILE IN AMBITO SANITARIO
Docente: dott. Bilotta Sostituto: dott. Tomassini
17.00-17.30 LA RESPONSABILITA’ CIVILE E LA DEONTOLOGIA NELLA PROFESSIONE INFERMIERISTICA
Docente: dott. Bilotta
Sostituto: dott. Tomassini
17.30 – 18.00 DIBATTITO
18.00 – 18.30 VERIFICA APPRENDIMENTO
Pomeriggio 2
30 maggio 2016
14.45 – 15.00 REGISTRAZIONE PARTECIPANTI
15.00 – 15.45 DEFINIZIONE DI COLPA E DOLO Docente: dott. Massimo Tomassini
Sostituto: dott. Francesco Bilotta
15.45– 16.30 QUALIFICAZIONE GIURIDICA DELLA FIGURA INFERMIERISTICA
Docente: dott. Massimo Tomassini Sostituto: dott. Francesco Bilotta
16.35 – 17.30 REATI TIPICI DELLA FIGURA INFERMIERISTICA: ESEMPI CONCRETI
Docente: dott. Massimo Tomassini Sostituto: dott. Francesco Bilotta
17.30 – 18.00 DIBATTITO
18.00 – 18.30 VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO
DOCENTI
- Francesco Bilotta, Docente Università degli studi di Udine
- Massimo Tomassini, Magistrato Tribunale di Trieste
- Flavio Paoletti, Presidente Collegio IPASVI di Trieste
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