Espositiva dell'artista Maddalena Cilione a Monte Cicerale nel Salernitano, in sala anche la camera da ripresa di Pier Paolo Pasolini. "L’artista e pittrice Maddalena Cilione ci dà la possibilità di vivere, di svelare l’amore attraverso la pittura dando ad ognuno di noi la possibilità di osservare e fotografare le svariate sue creazioni pregne di luce, di sconvolgimenti emozioni e di immediati sentimenti - ci spiega Carla Gatto, delegato comunale alla Cultura e al Turismo - ci si deve soffermare su ciascun quadro con le sue policrome pennellature per ricordare l’Amore ed il suo incalcolabile significato."
MONTE CICERALE. L’Amore verso gli altri e verso se stessi, i Sentimenti di gioia e dolore, il Benessere psico-fisico spesso si mescolano e diventano Arte. Accade a Cicerale, piccolo comune dell’entroterra Cilentano in provincia di Salerno dove andrà in mostra dal 19 luglio al 31 agosto 2015 l’espositiva dell’artista Maddalena Cilione.
"L’artista e pittrice Maddalena Cilione ci dà la possibilità di vivere, di svelare l’amore attraverso la pittura dando ad ognuno di noi la possibilità di osservare e fotografare le svariate sue creazioni pregne di luce, di sconvolgimenti emozioni e di immediati sentimenti – ci spiega Carla Gatto – ci si deve soffermare su ciascun quadro con le sue policrome pennellature per ricordare l’Amore e il suo incalcolabile significato. Monte Cicerale si trasformerà grazie alle tele dell’artista Maddalena, in uno spazio d’arte a cielo aperto attraverso l’esposizione di quadri raffiguranti l’amore in tutte le sue sfaccettature, atteggiamenti differenti che possono spaziare da una forma più generale di affetto (Amore di sé - Amore incondizionato - Amore platonico - Amore per qualcosa di astratto o inanimato, ecc.) sino a riferirsi ad una forte passione che si esprime in attrazione personale ed attaccamento, in una dedizione appassionata tra due persone, nell’inclinazione profonda nei confronti di qualcosa.”
L’iniziativa, che ospiterà al suo interno la macchina da presa di Pier Paolo Pasolini (sono passati 40 anni dalla sua dipartita terrena), è curata dalla stessa espositrice e dal regista Attilio Rossi.
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