Il meningococco C miete ancora vittime: infezione segnalata all'ospedale di Prato. Il paziente ha 62 anni ed è originario di Chietina Uzzanese in provincia di Pistoia.
PISTOIA. E’ ricoverato da oggi nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Santo Stefano di Prato un paziente di 62 anni residente a Chiesina Uzzanese in provincia di Pistoia, al quale è stata diagnosticata l’infezione da meningococco di tipo C.
La conferma che si tratta di meningite di tipo “C” è arrivata nelle prime ore del pomeriggio dal laboratorio di immunologia di riferimento regionale dell’Azienda ospedaliera universitaria Meyer di Firenze.
Il dipartimento di prevenzione dell’area pistoiese ha già avviato l’indagine epidemiologica e sta sottoponendo alla profilassi le persone che nei quattordici giorni precedenti l’insorgenza della malattia hanno avuto contatti ravvicinati con il paziente, in particolare sono già stati sottoposti alla profilassi i familiari.
Il paziente aveva effettuato la vaccinazione contro il meningoccocco di tipo “C” nella giornata di ieri (24 febbraio) ma, precisano i sanitari dell’unità funzionale igiene pubblica “anche la vaccinazione contro il meningococco di tipo C, come tutte le altre vaccinazioni, ha la necessità di un tempo minimo di almeno un mese per garantire una immunità protettiva, e la risposta è strettamente legata alla capacità del sistema immunitario del soggetto di rispondere al vaccino. Inoltre la malattia ha un periodo di incubazione che va dai quattro ai dieci giorni. I sanitari precisano anche che il vaccino utilizzato per la campagna regionale contro il meningococco C è un polisaccaride coniugato e non contiene il batterio ma solo alcune piccole frazioni antigeniche che servono a sviluppare la risposta immunitaria”.
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