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In pillole

Medici, Infermieri e pazienti diabetici assieme contro i danni da cambio forzato dei glucometri

di Angelo

BonoraSID

La Società Italiana di Dialettologia lancia l'allarme a Rimini in occasione del congresso nazionale del sodalizio: "alcune Regioni stanno forzatamente sostituendo il gluco-tester nel nome del Dio Risparmio, ma stanno creando pesanti complicanze agli assistiti".

RIMINI. Medici, Infermieri e pazienti diabetici assieme per combattere i danni provocati da glucometri non perfettamente funzionanti e di scarsa qualità. E' quanto emerso poco fa a Rimini in occasione della Conferenza Stampa di presentazione del 26° Congresso Nazionale della Società Italiana di Diabetologia (SID). A lanciare l'allarme presso il locale Palacongressi è stato il presidente della SID, il medico Enzo Bonora, che nei giorni scorsi ha scritto al Ministero della Salute e alle Regioni d'Italia per denunciare quanto sta accadendo in sordina ai danni di pazienti complessi come quelli affetti da diabete di tipo 1 e di tipo 2.

"E' una iniziativa pericolosa dal punto di vista clinico e una falsa soluzione da un punto di vista economico" - ha tuonato Bonora.

Ma nello specifico di cosa sta parlando il presidente della SID?

Alcune Regioni, tra cui la Lombardia, l'Emilia Romagna, il Piemonte, le Marche, l'Umbria, la Sicilia e la Liguria starebbero da tempo, nel nome del "dio risparmio", effettuando una sostituzione graduale dei glucometri attraverso apposite gare d'appalto che si traducono, il più delle volte, in gare al ribasso. In molti casi, ha spiegato Bonora, i gluco-test vengono rimpiazzati da apparecchiature similari che però non hanno la stessa efficacia diagnostica dei glucometri più largamente diffusi, validati ed efficaci.

Sostituire i glucometri di marca con quelli non di marca non significa risparmiare, ma creare confusione nei pazienti e nel personale sanitario, che spesso si trova di fronte a valori glicemici che contrastano evidentemente con lo stato clinico del paziente.

L'iniziativa sotterranea di queste Regioni, spiegano dalla SID, comporta potenziali pericoli per le persone con diabete, abituate e già addestrate all'uso di un determinato apparecchio, che verrà loro sostituito. Oltre che un enorme aggravio di tempo per i team diabetologici (formati da medici, infermieri, dietisti e altre figure professionali) costretti a richiamare tutti i loro assistiti per riaddestrarli all'utilizzo di un diverso device. Proprio la fase del riaddestramento è quella più complicata. Infatti, se da una parte i giovanissimi e i giovani si adeguano facilmente alle novità, nel caso degli adulti e degli anziani la cosa diventa più difficile. In questo caso, ha spiegato Bonora a Nurse24.it, occorrerebbe l'azione fattiva e professionale degli Infermieri, ma purtroppo ce ne sono pochi in giro e il Governo non vede la necessità di assumerli. Un Infermiere può fare la differenza ed è arrivato il momento che anche chi decide le cose dall'alto se ne renda conto.

Dello stesso avviso è Giorgio Sesti, medico diabetologo e tra i maggiori attivisti della SID, che ha accolto la sfida di Nurse24.it di coinvolgere i 440.000 Infermieri Italiani.

La proposta di Bonora e Sesti è chiara: "chiederemo ai medici italiani e a questo punto anche agli infermieri di darci una mano nel segnalare eventuali eventi avversi o complicanze strettamente legate all'uso di apparecchiature sostituite dalle Regioni, mal funzionanti, di scarsa qualità o non 'capiti' dai pazienti, che rischiano tutti i giorni la loro pelle!".

L'allarme della SID sui rischi di questa decisione unilaterale delle regioni, dicevamo, è stato formalizzato in una lettera indirizzata al ministro della Salute Beatrice Lorenzin: "E' bene ricordare che il glucometro, per le ricadute che può avere sul compenso della glicemia, è assimilabile ad un farmaco. Un medico dunque non può essere obbligato a prescrivere lo strumento A piuttosto che lo strumento B, ma deve essere libero di scegliere il device più adatto per un determinato paziente".

La SID, pur confermando dunque la propria posizione di profonda contrarietà nei confronti di questi provvedimenti, precisa che non e' contraria "per principio" a gare regionali, "a patto che le stesse riguardino solo pazienti che sono avviati per la prima volta al monitoraggio glicemico e che e' clinicamente inopportuna e pericolosa la sostituzione forzosa di glucometro nel caso di persone già adeguatamente istruite e avviate all'impiego di un altro apparecchio". Per questi motivi la Societa' ha deciso di lanciare un'inchiesta degli eventi avversi attribuibili ad un cambio di glucometro per questioni meramente economiche.

"I risultati di questa indagine - concludono dalla SID - saranno presentati tra un anno e consegnati agli assessorati regionali alla Salute e al ministero della Salute".

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