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Lela, Studentessa Infermiera: "al Sud cambierei un po' di cose"

di Angelo

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"A Messina siamo lasciati abbastanza soli con noi stessi, nel senso che abbiamo dei tutor ma non sono presenti in ogni reparto e alla fine dobbiamo solo sperare che gli infermieri di turno al tirocinio siano disposti a seguirci, insegnarci e correggerci."

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Lela Bressan, studentessa del secondo anno in Infermieristica a Messina.

MESSINA. Lela Bressan ha 28 anni ed è al secondo anno di Infermieristica. Vive a Messina, ma è originaria del Veneto, di quel Nord Italia dove spera di ritornare dopo la laurea per lavorare e perché no trovare una stabilità affettiva ed economico-occupazionale.

Studia all'Università messinese e l'abbiamo intervistata.

Qual è stato il tuo primo impatto con l Università e con il Corso di Laurea in infermieristica?

È stato bellissimo perché è stata dura entrare al Corso alla mia età. Prima non potevo permettermi gli studi e lavoravo. Ho studiato molto e sono riuscita a piazzarmi in graduatoria. È stato un crescendo di emozioni e nonostante la disorganizzazione, purtroppo, dell'Università di Messina, sono riuscita ad andare avanti senza problemi e con grandi soddisfazioni. C'è stata una presentazione iniziale di quello che sarebbe stato il nostro percorso e alcune cose le ho riscontrate e altre no.

Come è stato il tuo primo impatto con la morte di un paziente?

È stato surreale; certe sensazioni le provi davvero solo quando accade una cosa del genere. Capisci quanto è breve la vita, quanto il corpo lotta per la sopravvivenza, quanto diamo per scontate tante cose e alla fine capisci che la nostra figura è veramente importante nell'assistere quella persona fino al suo ultimo battito. Sapevo che prima o poi sarebbe capitato e non si è mai pronti la prima volta. Bisogna essere abbastanza sensibili da dare supporto ai cari della persona spirata, ma anche forti nel non farsi prendere dalla tristezza del momento. In poche parole, è stato un impatto violento.

Cosa cambiereresti nella tua Università relativamente al Corso di Laurea in Infermieristica?

Sicuramente migliorerei il servizio di tutoraggio. A Messina siamo lasciati abbastanza soli con noi stessi, nel senso che abbiamo dei tutor ma non sono presenti in ogni reparto e alla fine dobbiamo solo sperare che gli infermieri di turno al tirocinio siano disposti a seguirci, insegnarci e correggerci. Bisogna insomma incrementare l'aspetto pratico del nostro percorso perché come docenti e teoria non posso assolutamente lamentarmi. Stimolano la curiosità e voglia di studiare.

Cosa ne pensi delle nuove competenze infermieristiche e della necessità di specializzarsi in settori sempre più specifici dell'Assistenza Infermieristica?

Trovo sia fondamentale perché la medicina si evolve e con essa deve evolversi e migliorare anche l'assistenza che eroghiamo noi Infermieri. Una migliore assistenza e la specializzazione in determinati settori significa offrire un servizio migliore alla società e permette anche un motivo di orgoglio e crescita professionale per chi decide di intraprendere questa strada.

Cosa ne pensi della realizzazione a Rimini di una redazione giornalistica formata interamente da Infermieri? Cosa ne pensi di Nurse24.it?

Penso sia un'iniziativa grandiosa, un luogo dove reperire informazioni, dove scambiare opinioni e aggiornarsi su nuove linee guida, concorsi e cronaca sulla sanità. Già da tempo ho scaricato l'App e trovo interessanti gli articoli proposti. Avete concretizzato una gran bella realtà e sarete punto di riferimento per tanti infermieri, studenti e magari anche a chi non è del settore.

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