L'intervento del sindacato FSI-CNI che chiede assumere nuovo personale: "non sono più tollerati tagli e rinvii!"
CATANIA. In Sicilia la situazione è ormai al collasso nei Pronto Soccorso e nei Pronto Intervento. Lo denuncia il sindacato Fsi-Cni Sicilia che annuncia un apposito esposto. E non è tutto, sta arrivando l’estate e con essa tutti i problemi legati alla carenza infermieristica, medico e sanitario negli ospedali, puntualmente le stesse problematiche di ogni anno. Secondo le segnalazioni di cittadini e lavoratori giunte al sindacato, tante le inefficienze negli ospedali in particolare nei PS.
“Il pronto soccorso si trasforma in una giungla, in cui pazienti, a volte anche rimangono in attesa anche 10-12 ore. Ma la Regione non ha ancora provveduto alle assunzioni promesse entro novembre 2015 nelle 17 aziende sanitarie e al 118", denuncia Calogero Coniglio, segretario regionale territoriale di Coordinamento della Fsi-Cni Sicilia Coordinamento Nazionale Infermieri – Federazione Sindacati Indipendenti.
Per ricorrere allo scorrimento delle graduatorie regionali valide, non si può più aspettare, serve tempo prezioso nel contattare i professionisti di altre province e attivare le procedure amministrative e sanitarie per le prendere servizio. Inoltre, il personale che è andato in pensione non è stato ancora sostituito. Una delegazione della Fsi-Cni Sicilia ha visitato, nei giorni scorsi, alcuni ospedali siciliani: grandi e piccoli, delle Asp di Palermo, Catania, Messina ed Agrigento, raccogliendo varie lamentele.
"La Sicilia - ricorda Coniglio - 'vanta' il triste primato di casi di malasanità, presunti errori medici o di cattiva organizzazione sanitaria. 117 in Sicilia, 36 in Emilia Romagna, 34 in Toscana e Lombardia, 29 in Veneto, 24 in Piemonte, 7 in Umbria, 3 in Friuli, 1 in Trentino. Sono i dati stilati dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori in campo sanitario analizzati dal 2009. Non si deve generalizzare e colpevolizzare tutti gli operatori sanitari, la maggioranza di loro opera con professionalità tra mille difficoltà strutturali ed organizzative per salvare vite, come il pochissimo personale del 118, che corre giorno e notte a soccorrere le vittime della strada. Inoltre molteplici le segnalazioni di cittadini che denunciano le lunghe e interminabili liste d’attesa. La sfiducia dei cittadini nei confronti della sanità siciliana li induce a continuare la via dei viaggi della speranza verso il nord. La sanità siciliana regala fiumi di denaro pubblico ai privati e mantiene liste di attesa da terzo mondo".
Per finire il sindacato ricorda la cronica carenza di posti letto che non restituisce dignità e qualità dell'assistenza al cittadino.
Per ulteriori approfondimenti: www.cninazionale.it
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