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Infermiera killer di Piombino, interviene Ipasvi Livorno

di Angelo

infermiere burnout

"Siamo fiduciosi nel lavoro della Magistratura e lanciamo l'allarme per le condizioni di stress degli Infermieri Italiani e toscani".

LIVORNO. Il recente arresto di una infermiera a Piombino ha creato scalpore in tutta la categoria e tra gli assistiti del Servizio Sanitario Nazionale. Tante le prese di posizione favorevoli e contrarie. L'ultima in ordine di tempo è quella del Collegio IPASVI di Livorno che è intervenuto con una nota inviata agli organi di stampa.

"Ha destato vivo sconcerto la notizia dell’ordinanza di custodia cautelare eseguita dall’Arma dei Carabinieri a carico di una collega infermiera iscritta al nostro Collegio - ha dichiarato Paolo Galoppini, vice-presidente del Collegio livornese - In relazione ai gravissimi capi di imputazione che hanno portato all’arresto, in rispettosa attesa delle conclusioni della Magistratura preposta, questo Collegio Professionale rappresenta che saranno valutate con il massimo rigore le relative misure disciplinari che si renderanno necessarie a tutela della dignità professionale e dell’immagine di tutti gli Infermieri che ogni giorno operano con senso di responsabilità e spirito di abnegazione in rispetto del Codice Deontologico."
"Questo Collegio resta a disposizione dell’Arma dei Carabinieri e della Magistratura per qualsiasi tipo di collaborazione che si rendesse utile.
Il Collegio IP.AS.VI di Livorno è vicino alle famiglie dei pazienti coinvolte e a tutti gli Infermieri che continuano a prestare assistenza" - conclude Galoppini.

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