L'infarto acuto del miocardio è una malattia che può colpire improvvisamente il cuore. Accade quando si chiude un'arteria coronaria a causa di un trombo: si avverte un improvviso dolore al torace, di solito nella zona centrale del petto, ma a volte compare alla spalla o al braccio sinistro, al collo al dorso o all'addome. È associato a forte sudorazione, in alcuni casi possono comparire anche mancanza di respiro, vomito, batticuore e perdita di coscienza. A volte però l’infarto si presenta con sintomi meno violenti, più sopportabile e intermittenti, che possono trarre in inganno.
Cosa fare in presenza di una persona in arresto
Le possibilità di guarigione dipendono molto da quanto sono tempestivi il soccorso e le cure, non si deve perdere tempo, bisogna chiamare immediatamente il 118 o il 112 dove abilitato, l'operatore al telefono farà alcune domande su:
- tipo di dolore;
- intensità;
- sintomi associati;
- storia di malattia di cuore.
Ne frattempo invierà immediatamente l’ambulanza, è importante non mettersi alla guida né farsi accompagnare. Bisogna sempre chiamare i soccorsi perché alcune gravi complicanze, come ad esempio le aritmie maligne, possono essere trattate tempestivamente solo dal personale medico o infermieristico opportunamente attrezzato.
In attesa dei soccorsi recuperate:
- la documentazione medica;
- la tessera sanitaria;
- le medicine che la persona sta utilizzando.
Quando sentite le sirene rendete ben visibile la vostra posizione, appena arrivati i soccorritori rilevano i parametri vitali ed eseguono un elettrocardiogramma, se questo conferma la diagnosi di infarto il paziente sarà sottoposto in ospedale a un tentativo di riapertura della coronaria, anche se l'elettrocardiogramma non mostra segni di infarto talvolta può essere comunque consigliabile il trasporto al pronto soccorso per gli accertamenti e cure del caso. L'ambulanza si dirige verso l'ospedale indicato dal 118, non necessariamente il più vicino. Appena arrivato in ospedale il paziente viene rivalutato dall’infermiere del triage e successivamente dal medico secondo il livello di urgenza.
Nel frattempo i parenti e gli accompagnatori possono aspettare in sala d'attesa, in alcuni casi un accompagnatore può essere autorizzato a stare vicino al paziente durante la visita. Dopo la valutazione iniziale il medico può fornire informazioni ai parenti se una persona lo desidera.
Trattamento dell'IMA
In caso di infarto acuto, più tempestivamente si riesce a riaprire la coronaria ostruita, più rapida e completa è la guarigione.
La coronaria può essere riaperta:
- con farmaci capaci di sciogliere il trombo che ha ostruito l'arteria – trombolisi
- con una sonda a palloncino – angioplastica.
Se il tentativo di riapertura del vaso ha successo, come accade nella maggioranza dei casi, di solito basta un ricovero di alcuni giorni per tenere sotto controllo la situazione. Bisognerà avviare le cure per ridurre le modeste conseguenze e limitare il rischio di nuovi attacchi.
In alcuni casi però l'infarto può provocare un danno consistente al muscolo cardiaco e richiede delle cure più complesse e prolungate, seguite anche da un periodo di riabilitazione per il recupero funzionale.
In seguito per mantenere il cuore in salute, ed evitare ricadute, è importante associare alle cure mediche uno stile di vita sano, ascoltando i consigli dei sanitari.
In tutti i casi chiamare tempestivamente i soccorsi e sapere come comportarsi permette un aiuto più rapido e un'assistenza migliore.
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