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dalla redazione

Ecstasy ecco come si muore

di Redazione

L’esercito americano la sperimentò, doveva diventare il nuovo siero della verità, la formula dell’ ecstasy rimase segreta per molti anni

ecstasy

L’ecstasy copre i segnali d’allarme che il nostro organismo emette, dopo averla assunta, si rischia di oltrepassare i limiti e la resistenza naturale del corpo umano, creando danni spesso irreversibili.

Recente la tragedia che ha interessato Lamberto il sedicenne deceduto a Riccione dopo aver assunto dell' ecstasy.

Aumenta la serotonina provocando sensazioni di benessere e innalzamento del tono generale dell'umore; euforia, aumento della temperatura corporea, felicità, gioia, sono solo alcuni degli effetti dovuti a questa droga.

La durata degli effetti dell'ecstasy sul cervello, quindi la portata della sua neurotossicità, non sono ancora chiari.

In uno studio, pubblicato sul Journal of Neurosciences, è stato valutato l’effetto dell’ ecstasy su un gruppo di scimmie, circa il 50% di esse sono morte immediatamente, mentre in quelle sopravvissute il danno è risultato ancora presente in molte regioni cerebrali dopo quasi dieci anni.

Uno studio effettuato presso l’Università del Texas, ha studiato gli effetti a lungo termine dell’ecstasy, la droga se non uccide nell’immediato crea disturbi a lungo termine come depressione, difficoltà a concentrarsi, disturbi del sonno e dell’umore, stati d’ansia e difficoltà a memorizzare.

Produrre ecstasy è relativamente facile, richiede costi bassi, esistono purtroppo numerosi laboratori clandestini, solitamente viene commercializzata sotto forma di pasticche, di piccole dimensioni e di svariati colori.

Si pensa sia una sostanza “innocente” che regala felicità e non crea dipendenza, venduta per pochi euro colpisce l’attenzione dei giovanissimi, che pur di superare imbarazzo e timidezza si gettano nel vortice di questa pericolosissima droga.

Prima di assumere qualsiasi sostanza, rifletti, perché la tua vita può cambiare in un istante.

 

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