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dalla redazione

Infermieri e poliziotti aggrediti nel Leccese

di Redazione

118

Protagonista dei fatti di cronaca un rumeno di 39 anni che al "Vito Fazzi" di Lecce, sotto l'effetto di alcool e droghe, ha minacciato: "vi taglio la testa!".

MONTERONI DI LECCE. Voleva uccidere Infermieri e Poliziotti intervenuti per soccorrerlo e tranquillizzarlo. E' accaduto l'altra mattina a Monteroni di Lecce, dove un rumeno di 39 anni, in forte stato d'ebbrezza e probabilmente sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, si è quasi ribaltato sull’asfalto.

I soccorsi sono stati rapidissimi. All'arrivo del personale sanitario e degli agenti in divisa il rumeno ha iniziato ad inveire contro di loro urlando a più riprese "vi taglio la testa".

Condotto all'Ospedale "Vito Fazzi" di Lecce è stato denunciato in stato di libertà con diverse accuse: risponderà, infatti, di minacce, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.

Tutto è cominciato all’alba quando l’uomo, alla guida della sua Bmw 320, stava facendo rientro nella sua abitazione in Salento: improvvisamente, la vettura ha cominciato a sbandare, rovesciandosi su un fianco.

Allertato immediatamente il 118 da alcuni automobilisti, l'uomo è stato condotto al più vicino Pronto Soccorso, ma senza riportare gravi danni.

Gli eventi di cronaca sono avvenuti in Ospedale: il rumeno si è rifiutato di sottoporsi al test alcolemico e di vare via alla verifica diagnostica per evidenziare la presenza o meno di sostanze stupefacenti nel suo sangue e nelle sue urine. E' qui che è scoppiata la bagarre, con l'uomo in preda ad un raptus di follia pura che minacciava chiunque passasse nelle sue vicinanze.

Con il passare delle ore il 39enne non si è affatto placato, tant'è che ad un certo punto gli agenti lo hanno dovuto accompagnare in Questura e qui metterlo a disposizione del pubblico ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce, Paola Guglielmi.

Quanto accaduto ha sollevato nuovamente la questione sicurezza negli ospedali pugliesi e salentini, con i sindacati sul piede di guerra per una battaglia che oramai dura da troppi anni. Gli stessi Infermieri hanno chiesto alla loro dirigenza di prevedere misure di protezione ulteriori e di dotare il Pronto Soccorso di maggiori controlli e di uomini della sicurezza pronti ad intervenire in caso di violenza su sanitari e non sanitari.

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