Chiediamo interventi operativi efficienti, con risorse professionali numericamente adeguate del comitato di vigilanza, regole e istruzioni operative chiare da fornire a tutti i partecipanti, un coordinamento della vigilanza per ogni settore, nonché la presenza di un Servizio d’ordine di guardie giurate per garantire ogni misura di sicurezza
. Così in una nota il Collegio Ipasvi MI-LO-MB sulla baraonda del concorso per 23 posti da infermiere al Fatebenefratelli Sacco.
Ipasvi MI-LO-MB su concorso Fatebenefratelli: Tutela per i candidati
Sulle polemiche delle ultime ore, dopo l’annullamento della prova scritta del concorso infermieri per il Fatebenefratelli Sacco di Milano, arriva la presa di posizione del collegio Ipasvi MI-LO-MB.
In questi giorni – scrivono dal Collegio - sono numerosi gli infermieri che da tutte le parti d’Italia si sono rivolti al nostro Ente Ordinistico per avere più garanzie e rassicurazioni rispetto alle criticità organizzative emerse nella gestione del concorso a 23 posti per infermieri ASST Fatebenefratelli Sacco
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Dopo i reclami sulle ore d’attesa per le prove da stampare alla prova preselettiva e la rabbia per l’annullamento della prova scritta per l’apertura anticipata e le foto postate sui social da qualche candidato
, il Collegio chiede tutela dei candidati e dell’immagine professionale
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Avendo verificato che la Direzione Generale ha deciso di ripetere le prove scritta e pratica nella stessa giornata ancora nello stesso Palasport a Monza – continua il Collegio - chiediamo interventi operativi efficienti, con risorse professionali numericamente adeguate del comitato di vigilanza, regole e istruzioni operative chiare da fornire a tutti i partecipanti, un coordinamento della vigilanza per ogni settore, nonché la presenza di un Servizio d’ordine di guardie giurate per garantire ogni misura di sicurezza
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Non solo. Il Collegio ha voluto anche ricordare agli stessi candidati le norme etico-deontologiche che ruotano attorno ai concetti di onestà intellettuale, rispetto e lealtà, in relazione all'utilizzo di telefonini o altri mezzi dicomunicazione vietati durante una selezione pubblica; il tutto per poter garantire un clima conciliante, sereno e rispettoso per sostenere dignitosamente la prova
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