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Concorso Infermieri

Cardarelli, la rabbia dei 700 esclusi dalla selezione

di Redazione

Nuove forme di selezione che possano consentire a migliaia di infermieri campani di lavorare nella propria regione e per la propria regione. È questo che chiedono al Consiglio regionale della Campania i 700 infermieri esclusi dal concorso del Cardarelli di Napoli.

Protesta infermieri fuori consiglio Campania: 9mila unità in meno

Lo striscione di protesta degli infermieri affisso all'esterno del Consiglio regionale della Campania

In Campania mancano 9mila infermieri, recita lo striscione esposto vicino ad alcuni camici di colore verde, da un gruppo di giovani infermieri all'esterno del Consiglio regionale della Campania, durante la seduta che si è svolta al centro direzionale di Napoli martedì 25 giugno.

A firmarlo una rappresentanza dei 700 esclusi dal concorso per infermieri dell'ospedale Cardarelli di Napoli che presenteranno un documento al Consiglio regionale per chiedere che "istituzioni e politica - si legge nel documento che sarà inviato al Consiglio - concepiscano nuove forme di selezione che possano consentire a migliaia di infermieri campani di lavorare nella propria regione e per la propria regione".

Vogliamo sapere perché in un territorio come quello campano, dove si stima una carenza di infermieri di 9mila unità, si decidano di bandiere concorsi con graduatorie striminzite e con prove penalizzanti sia per noi esclusi che, soprattutto, per la sanità campana - racconta alla Dire Antonio Dell'Isola, giovane infermiere escluso dal concorso - che si ritrova priva di professionisti neoformati e del territorio.

La carenza di infermieri si aggraverà con i pensionamenti previsti con Quota 100. Arriveremo - continua Dell'Isola - a 13mila infermieri in meno rispetto alle esigenze della Campania.

Il commissariamento della sanità campana è servito a risanare i bilanci - sostengono gli esclusi dal concorso Cardarelli - ma serva anche a concepire nuove forte di sanità, nuovi ruoli e percorsi per i nostri ospedali e per la salute dei cittadini. Crediamo che gli infermieri possano e debbano essere protagonisti di questo rinnovamento.

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