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Patto per la salute Toscana, 9 milioni al comparto sanità

di Silvia Ancona

Liste d’attesa, stabilizzazioni e turnover. Sono le tematiche in cima alla classifica oggetto di cambiamenti e innovazioni nella regione Toscana. L’accordo siglato tra Regione e Cgil, Cisl e Uil regionali prevede lo stanziamento di 9 milioni per il comparto sanitario allo scopo di fornire una risposta positiva alle carenze occupazionali nelle strutture sanitarie pubbliche toscane e, di conseguenza, offrire un miglioramento della qualità dei servizi a tutti i cittadini.

Regione Toscana e sindacati in un Patto per la Salute che vale 9 milioni

Patto regionale per la salute, accordo tra Toscana e sindacati

Il 19 marzo a Firenze è stato presentato il Patto regionale per la salute, l’accordo finanziario e programmatico del presidente Enrico Rossi e dell’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi, con i rappresentanti sindacali della Fp Cgil, Cisl e Uil. Tra i presenti anche tutti i direttori generali delle aziende toscane.

Il patto per la salute della Toscana individuarà le priorità nelle attività dell'ultima fase della legislatura regionale, per dare una risposta tempestiva alle problematiche regionali. Tra queste, in primo piano, la questione relativa alla carenza di infermieri, che, con l’arrivo del decreto quota 100, non sta facendo altro che peggiorare.

A sostenerlo è Giovanni Grasso, coordinatore degli Ordini degli Infermieri Toscani all'appello secondo il centro studi FNOPI e i conti della ragioneria dello Stato in Toscana mancano 3000 infermieri che rischiano di diventare realisticamente 3700 con la Quota 100 ma, se tutti gli infermieri ne usufruissero - continua Grasso - potrebbero essere ben 5200 a mancare all’appello. È chiaro quindi che si parla di una carenza di personale infermieristico concreta, allarmante e urgente che sta mettendo in ginocchio la sanità regionale.

Stabilizzazioni e assunzioni, fulcro del Patto per la Salute

Il finanziamento di 9 milioni consentirà alla regione Toscana di continuare a svolgere le attività aggiuntive per le stabilizzazioni e per coprire il turnover, attualmente questioni di vitale importanza per la regione, ma più in generale per il sistema sanitario nazionale.

In particolare si ritiene necessario continuare con il percorso iniziato dalla legge Madìa, il decreto legislativo del 25 maggio 2017 finalizzato al reclutamento dei professionisti e al superamento del precariato.

Tanti giovani infermieri toscani stanno ancora aspettando un ritorno a casa e sono assunti da altre Regioni. Bene quindi l'input ad accelerare i concorsi e, aggiungiamo, le mobilità (Giovanni Grasso)

La Regione sta sollecitando, pertanto, Estar (Ente di Supporto Tecnico Amministrativo Regionale) affinché predisponga i concorsi per le diverse figure professionali, i quali consentiranno la stabilizzazione dei lavoratori che hanno maturato i requisiti di lavoro “flessibile" nei termini previsti dalla legge Madia.

Assunzioni

Le assunzioni, per di più, aiuteranno a contrastare il blocco del turnover che, assieme a Quota 100, rappresentano una vera e propria bomba a mano per il sistema sanitario nazionale.

La Toscana, con il Patto per la salute, si impegna a garantire la copertura integrale del turnover 2019 e quello necessario per l'apertura di nuovi servizi, anche in relazione alle possibili uscite di personale a seguito delle nuove norme previdenziali. E la priorità, di questo, è assegnata al personale sanitario e OSS addetto all’assistenza.

Risorse aggiuntive

Un altro punto chiave sottolineato nel Patto per la Salute consiste nell’innalzamento del budget delle Aziende, per un importo di 2.950.000 euro, destinato a finanziare progetti diretti all'insieme del personale del comparto, al fine di ridurre le liste di attesa e migliorare i servizi erogati.

Tale somma, aggiunta all’importo di finanziamento del Patto, ammonta nel totale a 9 milioni di euro, destinati al comparto sanità.

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Commenti (1)

farmascef

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1 commenti

Nursind

#1

Non vedo scritto Nursind fra i sindacati firmatari e promotori .