Tangenti nella sanità milanese. Agli arresti domiciliari ci finiscono quattro primari e un direttore sanitario. È il bilancio del blitz delle Fiamme Gialle di Milano in un’indagine che lo scorso marzo aveva portato all’arresto di Norberto Confaloneri, primario di ortopedia del Pini che rompeva i femori agli anziani con il solo scopo di operarli.
Protesi in cambio di mazzette e regali ai fornitori
Secondo gli inquirenti al Pini ci sarebbero state forniture di protesi ortopediche in cambio di mazzette e regali alle ditte fornitrici. Ai domiciliari ci sono finiti la direttrice sanitaria del Cto Gaetano Pini, Paola Navone, i primari Carmine Cucciniello e Giorgio Calori, oltre ad altri due primari dell’ospedale Galeazzi: il chirurgo Carlo Romanò e il responsabile del laboratorio analisi Lorenzo Drago.
A finire in cella invece è stato Tommaso Brenicci, l’imprenditore titolare della ditta specializzata nel settore delle apparecchiature sanitarie.
Secondo l'ordinanza d'arresto, così l'imprenditore Brenicci parlava al telefono senza sapere di essere intercettato.
Il Pini è l'ospedale più facile del mondo! (...) perché non ci sono gare, se sei amico di un chirurgo usi i prodotti che vuole, cioè è tutto libero, tutto libero!
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