Otto dipendenti dell’ospedale di Senigallia sono stati sospesi dal servizio, per precauzione dopo il caso di morbillo che ha contagiato una ostetrica.
Ostetrica con il morbillo, sospesi otto tra infermieri e oss
La direzione dell’ospedale di Senigallia (Ancona) ha deciso per la sospensione dal servizio di otto tra infermieri e oss che potevano essere entrati in contatto con l’ostetrica con il morbillo. I dipendenti sono stati sospesi fino al termine del periodo di incubazione della malattia.
Secondo il consigliere regionale con delega alla Sanità, Fabrizio Volpini, l’ostetrica ha assistito direttamente a un solo parto nel periodo di incubazione. Da inizio agosto nel reparto sono nati cinque o sei bambini, che per un mese, l’arco di tempo in cui teoricamente potrebbero sviluppare la malattia, verranno richiamati ogni settimana in Pedriatria per un follow up
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Il caso ha sollevato il problema delle vaccinazioni tra gli operatori della salute. Vaccinazioni che, secondo gli ultimi dati, arrivano a malapena al 20%. Di qui l’appello di Federico Gelli, autore dell’omonima legge sulla responsabilità professionale. Gelli aveva già più volte sottolineato la necessità di una legge apposita che obblighi alla vaccinazione il personale sanitario e ci sta già lavorando da un po’.
Serve una legge che estenda l’obbligo della vaccinazione anche a tutto il personale sanitario. Non possiamo trovarci a dover commentare situazioni che rappresentano un rischio non solo per tutti i pazienti che si affidano al nostro sistema sanitario ma anche per gli operatori che in questo modo non possono lavorare con serenità
ha commentato Gelli, in una nota diffusa dopo il caso dell’ostetrica di Senigallia colpita da morbillo.
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